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  • Milan: Strootman, Nainggolan e Matri

    Milan: Strootman, Nainggolan e Matri

    Oggi vertice di mercato tra Allegri e Galliani.
    Nainggolan e Strootman: rivoluzione Milan.
    Nel mirino i due centrocampisti. Attacco: Matri.
    (Corriere dello Sport)


    Oggi il vertice di mercato con Galliani: "Ho ancora troppi giocatori, il club sa dove può essere migliorata la squadra".
    Ordine di Allegri: «Un altro filotto per la risalita».
    «Non fatemi domande di mercato. E' appena finita la partita e quindi non sono lucido per parlarne». Massimiliano Allegri dovrà recuperare brillantezza in tempi brevi perché per oggi è in programma un incontro con Galliani. Un appuntamento piuttosto importante dal momento che è il primo dopo il rientro dell'a.d. dalla missione brasiliana. Sul tavolo occorrerà provare a comporre un puzzle complicato, perché negli ultimi anni arrivi e cessioni non sono mai stati così legati a doppio filo. Ribadisce Allegri: «E' andato via solo Pato e quindi siamo in 31. Ancora troppi. E Robinho resta. Comunque la società sa benissimo dove la squadra può essere migliorata».

    Niente accordo - Il ritornello è sempre il medesimo, ma è la verità. «Se non parte nessuno non arriva nessuno», conferma Galliani, giunto a San Siro direttamente da Malpensa in tenuta più adatta ai 26 gradi di San Paolo che all'umidità milanese. Ciò significa che margini per affari in entrata comunque ci sono. Ma non in attacco, a quanto sembra: «Su Robinho sono chiuse tutte le trattative, è ritirato dal mercato e restiamo con cinque attaccanti. Lui voleva solo il Santos, ma non abbiamo trovato l'accordo economico: né noi, né Raiola per lo stipendio del giocatore — spiega l'a.d. rossonero —. Io e Berlusconi siamo felici che sia rimasto. E lo è anche Robinho, che non voleva andare via se non per tornare a casa. Ho appena sentito il Gremio, l'avrebbe voluto a tutti i costi. Domani (oggi, ndr) ci vediamo con l'allenatore e mi sentirò con il presidente per parlare di mercato».

    Cambi decisivi - I tifosi sperano che lucidità faccia rima con operatività. Intanto, Galliani è sicuro che la squadra si sia svegliata dopo le urla dell'allenatore nell'intervallo, al termine dell'ennesimo primo tempo inguardabile. «Ho chiesto soprattutto più intensità, ma ai ragazzi ho detto anche che erano stati bravi», racconta Allegri. Sembra sarcasmo, ma non lo è: «Sì, perché nonostante un brutto primo tempo siamo stati una squadra matura, che non ha concesso nulla al Siena». Il tecnico rossonero si gode un altro cambio spacca-partita: «I dati dicono che abbiamo vinto lo scudetto anche grazie ai cambi dalla panchina. L'anno scorso negli ultimi due mesi non abbiamo ottenuto gol da chi è subentrato ed è uno dei motivi per cui abbiamo perso il campionato. E comunque per vincere occorrono i campioni. Ora per puntare davvero ai primi tre posti dobbiamo fare un altro filotto come tra novembre e dicembre, ma restando in piedi anche alla quinta partita... Occorre iniziare a vincere a partire da domenica prossima con la Samp. Boateng? Ha grandi qualità, può diventare un giocatore di livello mondiale. Quando gioca come nel secondo tempo diventa immarcabile. E rende di più se non si trova in mezzo al traffico». Chissà se il «progetto mezzala» inizierà davvero a prendere forma.


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