Milan, tutta la verità e i retroscena sul summit per il rinnovo di Leao

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Nulla di fatto. L'incontro andato in scena ieri tra l’avvocato di Rafa Leao, Ted Dimvula, e il Milan è stato piuttosto interlocutorio. Anzi, per essere più chiaro, è servito solo a ribadire che il legale dell'asso portoghese non vuole portare avanti la trattativa con Jorge Mendes, da sempre interlocutore preferito da Paolo Maldini e Frederic Massara per una questione di rapporti. È proprio la confusione generata dalla doppia procura firmata dal ragazzo a costituire uno dei tanti problemi alla negoziazione. Ascolta "Milan, i retroscena sul summit per il rinnovo di Leao" su Spreaker.
TRATTATIVA COMPLESSA - Il Milan tecnicamente non può pagare la multa che Leao ha sulle spalle per via della controversia con lo Sporting. Può e vuole aiutarlo garantendogli uno stipendio molto più alto rispetto a quello attuale e in linea al suo status da top assoluto. Anche perché il club ritiene di non aver nessun legame con questa vicenda. Ma proprio qui si gioca una prima partita: l'offerta da 6 milioni non basta, Leao e il suo entourage ne vogliono almeno 8. E non c'è accordo nemmeno sulla clausola che il legale francese vorrebbe rivedere verso il basso rispetto ai 150 milioni previsti attualmente. Serviranno nuovi incontri, la volontà di Leao al momento non basta. In attesa di capire se Mendes uscirà o meno definitivamente dalla vicenda.
@bokonon non hai capito niente, ho scritto che Kvaraskelia era da prendere questa estate 2022 quando si era capito bene che il rinnovo di Leao era ancora molto lontano. Misura di precauzione che un top dirigente doveva considerare...ma forse Maldini ci ha anche pensato ma sarebbe servita la decisione di un proprietario vero che questa estate non c'era...
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