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  • Milan, un mercato targato M
Milan, un mercato targato M

Milan, un mercato targato M

  • MaGu

Un'illusione durata due mesi. Da quando a inizio dicembre circolano le prime voci di Carlos Tevez al Milan e Kia Joorabchian fa visita ad Adriano Galliani a Milano. Il mercato rossonero ha vissuto nel sogno di avere un Apache in rosa.  Vi risparmiamo l'ennesima cronistoria. Basti dire che al risveglio a Milanello Allegri si ritrovi invece solo le quattro "M". Maxi Lopez, Muntari, Merkel e Mesbah. Colpi low cost o ripieghi.

Ok, di soldi ce ne saranno pure pochi. In via Turati come altrove. Ma allora perché investire in così tanta quantità? In attacco non è partito nessuno. Cassano non sarà disponibile, ma senza l'arrivo di Maxi Lopez si sarebbe potuto sfruttare di più El Shaarawy e dare una fine di carriera decorosa a Inzaghi. Cosa aggiunge la Galina all'attacco rossonero? Poco o niente. Forse giusto un po' di fisicità. E' un alternativa certo, un numero in panchina in più. Ma giustifica il milione e mezzo di prestito oneroso (più il possibile riscatto a 8) e l'ingaggio di 700mila euro da qui a giugno (più l'eventuale 1,5 all'anno per i prossimi tre anni)? Forse no. Per Tevez si poteva (e doveva) fare un'eccezione, per Maxi no.
 
A centrocampo sono arrivati Merkel e Muntari. Ok, riportare a casa un giovane di prospettiva come il tedesco-kazako è sempre cosa buona e giusta, specie in tempi di emergenza a metà campo. Qui ci ha messo lo zampino la sfortuna, che ha fatto rompere Merkel. E allora si è ripiegato su Muntari. Perché? Il ghanese è in coppa d'Africa e non serve nell'immediato. Non può neppure giocare in Champions, a meno di sacrifici importanti o rinunce improbabili in altri settori. E quando si aggregherà alla rosa rossonera potrebbero già aver recuperato gli infortunati (Aquilani, Boateng e pure il lungodegente Flamini). Inoltre l'ex Inter si sarebbe svincolato a giugno e si poteva tranquillamente aspettare l'estate risparmiando un ingaggio in più in questi mesi. Di soluzioni Allegri ne ha già in mediana, nonostante gli infortuni. E quando tutti recupereranno ci sarà sovraffollamento. Forse sarebbe stato più giusto integrare stabilmente in prima squadra un Primavera per farlo maturare senza pressioni e magari ritagliarsi qualche minuto qua e là in questo mesetto segnato dalle assenze. Proprio come successe a Merkel e Strasser lo scorso anno. Occasione invece sprecata nel 2012.
 
In difesa è arrivato Mesbah. Niente da dire, giocatore diligente e umile. Il sostituto della delusione Taiwo, migrato temporaneamente a Londra. Ma su quella corsia c'erano già Zambrotta e Antonini. E l'algerino può essere giusto un piccolo salto in avanti. A questo punto, anche qui, si poteva dare qualche chance a De Sciglio e investire sul terzino pesantemente a giugno. Si è preferito puntare sul fattore "M". Che alla fine è anche quello di Milan. Magari porta bene...  

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