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  • Milan: vitamina Samp per scordare il derby e battere la Juve anche sul campo

    Milan: vitamina Samp per scordare il derby e battere la Juve anche sul campo

    • Gianni Visnadi
      Gianni Visnadi
    Chi meglio della Samp, straultima in classifica e da tempo retrocessa in Serie B, per il Milan ancora scosso dalle ferite dell’Euroderby? Il ricostituente ideale, una vittoria comoda e larga, l’importante salto in classifica per tenere a distanza l’Atalanta e rimettere nel mirino Inter e Lazio, aspettando di vedere quel che faranno rispettivamente a Napoli e Udine. Insomma, il Milan riparte trascinato manco a dirlo da Leao e Giroud, ma è giusto sapere che il contesto era quello ideale per fare bella figura, dopo 3 sconfitte in 10 giorni, l’uscita dalla Champions e la figuraccia di Spezia, non solo sul campo.

    A 3 partite dalla fine della stagione, Pioli non mischia le carte e parte con l’identica squadra del derby. Leao incendia la partita con qualche fiammata decisa e la sblocca dopo 9 minuti, bene innescato da Diaz. Tutto bello e decisamente molto facile. Forse troppo e così il Milan trova modo di distrarsi, concedendo il provvisorio pareggio a Quagliarella, al primo gol del suo campionato, importante perché gli regala la soddisfazione della 18esima consecutiva stagione a bersaglio, come Baggio, Mancini e Altafini (meglio di loro solo Rivera con 20 e l’inarrivabile Totti addirittura a 23).

    Una distrazione, nulla di più. Poi tutta e a tratti anche molto bella accademia, doppio Giroud già prima dell’intervallo (di testa su assist ancora di Diaz e su rigore conquistato da Leao). Nella ripresa Tonali manda in gol Diaz e Leao favorisce la prima tripletta italiana di Giroud, 11 reti in campionato e 16 in stagione, 30 complessivamente in 2 anni di Milan. Ricapitolando: 3 gol Giroud; 1 gol, un rigore e un assist Leao; 1 gol e 2 assist Diaz; 2 assist Tonali. Alla fine, è poco più di un allenamento con l’arbitro. Davvero piccola e triste la Samp di fine stagione, dopo tanto vano lottare.

    Il Milan non segnava 5 gol da quasi 3 anni (luglio 2020, al Bologna) mentre li aveva incassati a gennaio, dal Sassuolo. A un certo punto va in campo anche De Ketelaere, vuoi vedere che in simile contesto si risveglia anche il bell’addormentato del Belgio? No, niente da fare, nonostante un cioccolatino di Leao, solo da scartare. Magari un’altra volta.

    Tre punti per classifica e morale, che non cancellano la delusione ma rilanciano l’ultimo degli obiettivi rimasti, quello scudetto da ragionieri che è la qualificazione Champions, fondamentale ai bilanci di tutte le squadre. Il quarto posto è più vicino, ma il Milan ha ceduto agli altri il proprio destino, non potendo più dipendere dalle sue sole vittorie. Resta, è vero, la concreta possibilità di qualificarsi anche da quinti sul campo, poiché lunedì la Federcalcio toglierà presumibilmente altri punti alla Juventus, mortificandone la classifica (e non finirà lì).

    Non granché chiudere quinti da campioni d’Italia, senza da mesi concorrere mai veramente per rivincere lo scudetto (già -12 alla fine del girone di andata), ecco perché per il Milan la partita di domenica prossima nello stadio della Juventus, vale più dei 3 punti che mette in palio. Perché servono a tenere a distanza Atalanta e Roma, ma soprattutto è l’occasione per dimostrarsi migliore degli storici rivali, già battuti all’andata. Non sarà semplice, ma la vitamina Samp può dare una mano.

    @GianniVisnadi

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