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    Milanmania: Pioli non ha più in mano lo spogliatoio. E' ora di cambiare: Conte l'uomo giusto

    Milanmania: Pioli non ha più in mano lo spogliatoio. E' ora di cambiare: Conte l'uomo giusto

    • Andrea Longoni
    Il momento è triste, è complicato, delicato ed estremamente desolante. Mai avrei pensato di trovarci in questa situazione dopo un inizio che era stato decisamente positivo. La sensazione è che Pioli non abbia più in mano lo spogliatoio, perchè la squadra scende in campo confusa e frastornata: ieri un cambio di modulo incomprensibile, in un momento in cui servirebbe semmai ripartire dalle certezze.

    Il Milan è sceso in campo dimostrando di non crederci, di non credere alla proposta tattica del suo allenatore, che ci sta mettendo del suo, sempre di più.
    Prima difendi troppo alto e prendi le solite imbarcate, poi ti fai rimontare dal Napoli complice cambi assurdi (vedi Romero), poi cambi modulo, puntando oltretutto su un inadeguato Jovic.

    In tutto questo, c'è una serie infinita e insopportabile di infortuni, riconducibili non solo alla sfortuna, perchè molti sono muscolari: non se ne può più. La squadra a suo modo sta parlando. O per reazioni quando ci sono dei cambi, o per dichiarazioni forti, come Calabria post PSG, o Florenzi ieri, che chiede a tutti di remare nella stessa direzione: come ad ammettere che qualcuno nel frattempo si sia staccato dal gruppo.


    Il momento è molto delicato e i numeri sono disastrosi. 3 sconfitte nelle ultime 4, oltre a un pari che somiglia tanto a una gara persa. L'Udinese non vinceva in campionato da maggio. Il Milan ha 4 punti in meno rispetto alla scorsa stagione, ha realizzato 6 reti in meno e ne ha subita una in più: tutti gli indicatori sono in negativo. E poi non esiste più il gioco, se non uno schema, il solito: palla a Leao che o punta o crossa. 

    Così non si può più andare avanti: l'Inter ha guadagnato 8 punti in 3 gare, col risultato che oggi non si può più parlare di scudetto. Semmai ora bisogna guardarsi alle spalle. Verrebbe da dire che urge un cambio. Non ci sono tante alternative valide: forse una sola, costi permettendo, che si chiama Antonio Conte. Il ciclo di Pioli è giunto al capolinea, perchè non riesce più a incidere sulla squadra: i segnali sono troppi e sono pure evidenti.
     

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