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  • Milanmania: Suso il più discusso, intoccabile anche per Pioli. C'è un motivo

    Milanmania: Suso il più discusso, intoccabile anche per Pioli. C'è un motivo

    • Carlo Pellegatti
    Leao, Paquetá e Suso. Lo spagnolo è inviso a una larga parte della tifoseria rossonera, ma, se dovessi ipotizzare la formazione dell’Olimpico, credo proprio che sarà fra gli undici titolari. Jesus viene accusato di rallentare il gioco, di essere un attaccante monocorde, dai movimenti conosciuti, dalle finte scontate, dal cross ritardato. Eppure né Rino Gattuso, né Marco Giampaolo né, come sembra, Stefano Pioli, hanno voluto o vogliono rinunciare alle prestazioni del numero otto milanista. Si sono resi semplicemente conto che, a livello di qualità, risulti ancora fra gli insostituibili. Che comunque Suso sia lontano dalla sua miglior forma è un fatto assodato, perché, pur risultando ancora l’unico attaccante bravo a sparigliare le difese avversarie, troppo spesso sembra assentarsi dalla manovra offensiva. Se dovessi però indicare le alternative, sarei in difficoltà. 


    Come forse Pioli, che non vuole ancora rivoluzionare l’assetto, proponendo nuovi schemi, nuovi moduli. Il suo naturale sostituto, come posizione in campo, è Samu Castillejo, ma in futuro si potrebbe vedere magari Leao spostato sulla destra proprio al posto di Suso. Magari contro la Spal. Oggi Pioli però appare giustamente prudente ancora in fase di studio, puntando a non traumatizzare i giocatori, già spesso apparsi confusi, in questi primi due mesi di campionato. A Roma dunque dovremmo vedere una formazione molto, molto simile a quella di domenica sera a San Siro, con Calabria per Conti. Un'altra variazione potrebbe riguardare il ritorno di Piatek, al centro dell’attacco. 

    Leao dunque già bocciato? L’allenatore rossonero si è sgolato nel match contro il Lecce, cercando di spingere l’attaccante portoghese a occupare stabilmente l’area, come punto di riferimento centrale della manovra offensiva. Leao invece, pur irresistibile e spettacolare nelle sue fughe sulla fascia, ha sempre preferito evitare la zona calda, trasformata in un deserto freddo, senza maglie rossonere a occuparla. Al Milan serve un Leao più presente negli ultimi sedici metri. Sperimentarlo, come dicevo, sulla fascia al posto di Suso, potrebbe essere una soluzione interessante e foriera di prospettive, con il ritorno di Piatek dal primo minuto. 

    Chiudiamo con Paquetà. Molto critici con Suso, confidenti con Leao, sempre entusiasti del giocatore brasiliano. Questi i sentimenti del popolo milanista, che amano nel talento ex Flamengo, la sua corsa leggera, il suo dribbling carioca, le sue invenzioni in mezzo al campo. Devo ammetterlo. Sul piano emozionale piace molto anche a me, ma poi, quando esamino razionalmente le sue prestazioni, la mia ammirazione si raffredda molto. Rispetto al vituperatissimo Suso, che pure un tiro e due assist ha prodotto, anche domenica, eccetto che un formidabile palleggio in mezzo al campo, non riesco a rammentarmi una “cosa” di Lucas importante e decisiva a livello di tiri, di assist, di progressioni vincenti. Troppo poco rispetto alle attese. Oggi Paquetà è forse ancora giocatore da inserimento nel corso del match, piuttosto che indiscusso titolare. Non è un caso che Pioli stia anche pensando di mettere dal primo minuto, nella delicata partita dell’Olimpico, al fianco di Kessie e Biglia, il più concreto Bennacer in attesa che il brasiliano migliori il suo rendimento generale.

    Insomma Leao, Paquetà e Suso sono valori che devono diventare o ritornare presto protagonisti in un Milan che ha un maledetto bisogno di loro!

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