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  • Montella: 'Ottimismo per Suso, voglio i gol di Deulofeu. Sulla Juve...'

    Montella: 'Ottimismo per Suso, voglio i gol di Deulofeu. Sulla Juve...'

    • Daniele Longo, inviato a Milanello
    Si entra già nella vigilia di Juventus-Milan, partita in programma domani sera alle ore 20:45. Vincenzo Montella analizza il momento dei suoi e la prossima partita nella conferenza stampa che calciomercato.com vi riporta integralmente. 

    SULLE DICHIARAZIONI DI SOSA: "Si, deve essere una battaglia. Vogliamo vincere, la sfida è quasi proibitiva per il cammino della Juventus allo Stadium. Dobbiamo mettere in campo questo atteggiamento già da oggi e non solo domani".

    SULLE CENE: "So che ha pagato Bonucci, che doveva farsi perdonare. Non è obbligatorio parteciparvi, i ragazzi lo fanno sempre piacere".

    SULLA GARA TRA PSG E BARCELLONA: "E' stata emozionante, ha avuto tanti umori diversi all'interno di essa. Va letta come emozione che il calcio regala, deve essere un esempio positivo di come si vive una partita. Ci devi credere, intimamente e non dicendolo e basta".

    SULL'ALLENARE LA JUVE: "Era più un intercalare, che una volontà. Era meglio un chissà..."

    SULLA JUVE: "Sa comandare il gioco e lasciarlo agli avversari, sa vincere e sa perdere, si può battere. E' necessario avere l'umiltà giusta, ma giocare senza timori. Ha dimostrato di essere allenati per giocare in tre competizioni, sono abituati ad arrivare fino in fondo. Sono anche alimentati da questo, non credo saranno deconcentrati in vista della Champions".

    SU LOCATELLI E SUSO: "Su Suso siamo ottimisti, vediamo oggi. Locatelli ha avuto la febbre, lo valutiamo. Ho qualche dubbio in più, ho 14 titolari in testa, devono essere 11 però".

    SU BONAVENTURA PROTAGONISTA DELLE DUE VITTORIE CON LA JUVE: "Non mi piace rifugiarmi su cose che non possono incidere. Jack è un giocatore forte, che incide. I giocatori ci stanno dando molto, anche con caratteristiche diverse. Dobbiamo giocare mettendo in risalto le caratteristiche di quelli che ci sono".

    SULLA VOLATA PER L'EUROPA: "Credo ci sia meno di una partita di differenza, di distanza. Io credo che la storia si risolverà all'ultima giornata, l'Atalanta lotterà fino alla fine e gli faccio i complimenti. Gioca in maniera divertente".

    SULLA SQUADRA: "Voglio pensare che la squadra sappia cosa deve fare per uscire con un risultato positivo. Abbiamo conoscenze maggiori rispetto a un passato e una convinzione diversa".

    SUL GIOCARSELA ALLA PARI: "Ogni partita è un esame, più passano le gare e più diventano difficili. Il nostro cammino lo conosciamo".

    SUL RINNOVO: "Non è una domanda che dovreste fare a me. La società mi fa trapelare che è soddisfatta di quanto sta facendo la squadra, cercando di avere obiettivi anche più prestigiosi. Credo sia riduttivo pensare solo ai risultati, si può vincere anche senza alazare la coppa, e viceversa. La società deve vedere il suo. Noi una coppa l'abbiamo vinta contro una squadra più abituata di noi".

    SU DEULOFEU: 'Per i principi di gioco si avvicina molto alle nostre idee. Si sacrifica molto, deve migliorare la fase realizzativa, deve segnare qualche gol in più".

    LA JUVE COME METRO DI PARAGONE EUROPEO: "Sicuramente la Juventus è il nostro miglior prodotto all'estero, lo dimostra la finale di qualche anno fa. Anche la Fiorentina ha esportato il nostro calcio all'estero, con una media punti alta".

    SU UN MILAN DIVERSO: "Abbiamo cambiato perchè la squadra si evolve, cresce e anche i singoli crescono. Una squadra è sempre in evoluzione".

    SULLE ZERO VITTORIE ALLO STADIUM: "Perchè c'è da poco. Possiamo arrichirla in tanti modi questa vigilia, ma è solo una partita importante".

    SU BACCA: "E' un calciatore molto competitivo, io credo in questo tipo di calciatori. Ha sempre lavorato in maniera ottimale, ci sono stati dei momenti che non lo vedevo libero, tranquillo di testa. Contro il Sassuolo l'ho rivisto così e anche sabato, ha dribblato, un attacco alla profondità, un stop elegantissimo. Nella preparazione delle azioni ho visto il giocatore che tutti conosciamo".

    SE IL MILAN NON HA PIU' PAURA: "C'era insicurezza o sfiducia, non direi paura. I ragazzi sono molto più convinti e consapevoli. Lo dico consapevole sapendo che un pizzico di timore può aiutarti a giocare meglio a volte".

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