Calciomercato.com

  • Monza, Stroppa: 'Non ho dormito, che serata. Berlusconi? Ricordiamo ciò che disse al Milan e come finì'

    Monza, Stroppa: 'Non ho dormito, che serata. Berlusconi? Ricordiamo ciò che disse al Milan e come finì'

    • Redazione CM
    Giovanni Stroppa, tecnico del Monza, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport dopo la promozione conquistata sul campo del Pisa: "Non mi è ancora passata l'adrenalina della partita, non ho dormito. Ci vorrà qualche giorno per smaltire e metabolizzare". 

    LA PARTITA - "Non l'ho rivista, ma che soddisfazione. Forse i giocatori pensavano che la partita iniziasse alle 20.45. È strano, essere sotto così senza avere iniziato la partita poteva ammazzarci. Non abbiamo mollato, qualche minuto dopo avere preso gol mi hanno dato una risposta e lì ho sentito una sensazione positiva. Poi è arrivato il 3-2 di Mastinu, per l'ennesima volta stavamo portando a casa il risultato ed è stata una mazzata. Alla fine è uscita la qualità del gioco, si sono aperte le distanze e non abbiamo perso equilibrio. Siamo stati bravi: Gytkjaer che entra e vuole determinare gli episodi...".

    SU GYTKJAER - "Ha margini di crescita enormi. Lo descriverei come uomo per l'integrità morale e la professionalità. Ha iniziato in maniera non positiva, creando un sacco di occasioni non sfruttate, fisicamente non era a posto. Poi è migliorato sotto quell'aspetto, è entrato nel gioco, nei meccanismi, non ha mai mollato. Si è conquistato sul campo il ruolo di leader, nello spogliatoio è sempre stato un esempio. Raccoglie i frutti, quando gli attaccanti vanno in fiducia fanno cose straordinarie".

    BERLUSCONI E GALLIANI - "Facevo parte di quel Milan, il rapporto era calciatore-dirigenti. Mi aspettavo un rapporto più insistente, invece ci sono state risposte incredibili. Galliani è stato una spalla, mi ha fatto lavorare molto bene. Berlusconi, settimanalmente, prima e dopo la partita, ci siamo confrontati per la formazione e per le scelte. Disamina con diverse vedute ma con rispetto nei miei confronti. Non vorrei dimenticare il direttore Antonelli, ha vissuto ogni giorno".

    IL PRESIDENTE - "Io mi ricordo il discorso di insediamento al Milan. Disse 'Noi vinceremo in Europa, in Italia e nel mondo'. Poi dopo un anno e mezzo accadde. Ho qualche timore dopo quello che ha detto ieri sera".

    COME MIGLIORARE - "In questo momento non posso rispondere, non è il momento per affrontare questo discorso. Vediamo nelle prossime settimane quali saranno gli obiettivi, cosa deciderà la società, il budget. Cercherò di fare al meglio il mio lavoro, poi dipende dalla squadra".

    Altre Notizie