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  • Moratti: 'Inter ultima italiana a vincere la Champions, troppi alti e bassi con Inzaghi. Cosa cambia tra Dzeko e Lukaku, ecco chi mi ha sorpreso'

    Moratti: 'Inter ultima italiana a vincere la Champions, troppi alti e bassi con Inzaghi. Cosa cambia tra Dzeko e Lukaku, ecco chi mi ha sorpreso'

    Massimo Moratti spinge l'Inter in Champions League. L'ex presidente nerazzurro ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport: "Sapere che l'Inter è stata ultima squadra italiana a vincere mi inorgoglisce, ma la vita va avanti e spero che la tendenza recente del nostro calcio si inverta. Questa poi è una stagione anomala, senza avversari imbattibili, e anche Milan e Napoli possono fare strada. Il Napoli non è più una sorpresa nemmeno in Europa. Il Milan a volte sembra giocare con facilità, altre pare avere difficoltà grandissime. Vediamo quale delle due scenderà in campo a Londra. Il nostro calcio deve tornare protagonista anche in Europa". 

    PORTO - "Loro sono una squadra tosta e organizzata. Magari non di nome, ma fastidiosa da affrontare. Sergio Conceiçao era un bravo giocatore e un ragazzo intelligente, ingrediente decisivo per diventare un grande allenatore. Eliminarli non suonerebbe come un'impresa, invece lo sarebbe. E sarebbe un ottimo biglietto da visita per fare strada anche dopo. La rosa è forte ed esperta, non vedo squadre imbattibili e se passiamo il turno possiamo prendere convinzione. In fondo è successo anche nel 2010, dopo avere eliminato il Chelsea agli ottavi". 

    DA JOSE' A SIMONE PASSANDO PER ANTONIO - "Allora c'era Mourinho, ma Inzaghi negli scontri diretti ci sa fare. L'anno scorso abbiamo giocato alla pari con il vero Liverpool e tre mesi fa eliminato il Barcellona nei gironi. Premesso che questo Napoli si sta dimostrando super, ogni allenatore ha le sue caratteristiche. Di Conte si diceva che era ossessivo, ma intanto ha portato lo scudetto. Con Inzaghi la squadra è più libera di esprimersi, ma ha troppi alti e bassi. Stasera, se la squadra avrà la stessa rabbia vista contro Napoli e Milan, è la favorita". 

    LAUTARO - "Attaccante incredibile, che segna, lotta ed è decisivo. Uno di quelli che si abbinano ad una formazione per tutta la vita. Sarà l'uomo-partita. Con il Lukaku di due stagioni fa l'Inter avrebbe messo ben altra pressione al Napoli. Per noi fu determinante ed è stato ripreso perché ritenuto tale. Gli infortuni l'hanno frenato e per uno col suo fisico stare bene è ancora più importante che per altri. La buona volontà però c'è tutta, nel primo spezzone di gara fa un gran lavoro, poi cala. Per fortuna Dzeko a quasi 37 anni si è confermato professionista esemplare e di intelligenza superiore". 

    CALHANOGLU - "E' il giocatore che mi ha colpito di più in questa stagione. Stile e classe erano noti, ma davanti alla difesa al posto di Brozovic ci sta mettendo una grinta e una continuità che non mi sarei aspettato. Il mio giudizio sulla stagione dell'Inter sarà positivo se dopo la Supercoppa vinta contro il Milan alzeremo anche la Coppa Italia, Juve permettendo, e centreremo la qualificazione alla prossima Champions League". 

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