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  • Napoli, questo Politano non è Callejon e svaluta Lozano: Gattuso, è ora di cambiare

    Napoli, questo Politano non è Callejon e svaluta Lozano: Gattuso, è ora di cambiare

    • Andrea Sereni
    Quella di José Callejon è un’eredità pesante, e su questo siamo d’accordo. Non è facile sostituire lo spagnolo, 247 presenze in A con il Napoli, condite da gol, assist e tanto lavoro. Ma il Politano di queste ultime partite è troppo lontano dagli standard qualitativi che ha assicurato, negli ultimi anni, l’ex Real Madrid. 


    E’ volenteroso, Politano, ma fatica terribilmente a lasciare il segno. Non salta l’uomo, non ha nello scatto bruciante una sua prerogativa, calcia bene, sì, ma mai abbastanza da divenire un fattore. Insomma, il bagaglio tecnico dell'ex Inter è di ottimo livello, il suo modo di stare in campo è apprezzabile, ma manca quel qualcosa in più, quel particolare che ti rende speciale. E chi gioca in attacco, in una squadra che punta a competere ai vertici, deve avere il guizzo che sconvolge, una sana follia che accompagni fantasia e idee. 


    Il Napoli ha investito su Politano. L’esterno è uno dei colpi dello scorso mercato di gennaio: prestito oneroso dall’Inter fino al giugno del 2021, con riscatto obbligatorio fissato a 19 milioni (per un costo totale di 21 milioni). Un investimento, in un momento storico così difficile, non da poco. Gattuso gli sta concedendo, anche per questo, tanto spazio. Forse troppo.


    Sì, perché se Insigne è (giustamente) un insostituibile, lì sulla sinistra, e Mertens si alterna con Milik al centro, l’attaccante di destra, nel 4-3-3 degli azzurri, è ruolo prezioso. C’è spazio solo per uno tra Callejon, Politano e Lozano, con lo spagnolo che è alle ultime sgroppate, a fine stagione saluterà. E allora perché non far giocare, con continuità, non piccoli spezzoni, l’ex PSV?


    Lozano ha dato ampi segnali di crescita, nei pochi minuti che, di recente, ha avuto a disposizione. Un gol, contro il Verona, e alcuni spunti notevoli. Contro l’Atalanta il suo ingresso in campo ha rivitalizzato un Napoli spento. E’ vero, ha vissuto una stagione incerta, difficile, con molti bassi e pochi alti. Ma il messicano è imprevedibile, ha accelerazioni letali e qualità. E, soprattutto, è un patrimonio importante per il Napoli, che su di lui ha investito oltre 40 milioni la scorsa estate. Se anche la società decidesse di venderlo a fine agosto, la panchine continue non aiutano, anzi contribuiscono a svalutarlo. Non è abbastanza per inserirlo al posto di questo Politano?

    @andreasereni90

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