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  • Ora De Laurentiis non deve nascondersi

    Ora De Laurentiis non deve nascondersi

    • Giovanni Scotto

    Tutto per il meglio: il Napoli vince soffrendo a Cagliari, ma grazie ai passi falsi di Juventus, Inter e Fiorentina si ritrova al secondo posto in classifica, ad appena due punti dai bianconeri. Gli azzurri superano i loro limiti, e riescono a superare l'ostacolo Cagliari anche grazie al lavoro di Mazzarri, che senza Cavani si inventa una formazione inedita che riesce a resistere alla pressione dei sardi e al difficile fattore ambientale.

    Con Hamsik in campo il gol prima o poi viene fuori, ma i limiti restano eccome. Lì dove Mazzarri non riesce ad intervenire tocca alla società. Se la difesa, in attesa di sapere se Cannavaro sarà squalificato per il caso-Gianello, si è rinforzata con Gamberini e il redivivo Britos (che torna e gioca bene), gli altri reparti mostrano lacune che non possono rimanere tali. Se la squadra e Mazzarri riescono a centrare gli obiettivi, altrettanto deve fare la società: con questo secondo posto è obbligatorio muoversi senza errori nel mercato di gennaio.

    Aurelio De Laurentiis prosegue il suo personale silenzio: il patron azzurro sembra essersi defilato, ma è solo apparenza: sta lavorando per coltivare il sogno per davvero. Ma il patron è turbato dalla vicenda Mazzarri, al quale sottoporrà il rinnovo entro la fine dell'anno. Sarebbe quello il primo tassello per ridare serenità ad un ambiente che ad oggi si comporta come una fisarmonica, tra euforia e malinconia. Il rinnovo di Mazzarri sarebbe un ottimo viatico per predisporre un mercato così come lo chiede l'allenatore: niente giovani sudamericani, ma solo qualche elemento esperto proveniente dalla Serie A. Via gli scontenti e i musi lunghi (Vargas sicuramente, Dossena ed El Kaddouri forse), rafforzare le fasce, e infine prendere l'attaccante che l'allenatore vuole: uno tra Floccari e Bianchi.

    Questo senza dimenticare la difesa: il tecnico partenopeo vorrebbe Peluso. De Laurentiis dovrà tenere in piedi questi equilibri, preparandosi anche ad incassare il 'no' al rinnovo da parte di Mazzarri. Il presidente deve fare uno sforzo per accontentare ugualmente il tecnico, anche se a giugno dovesse andar via. Interventi mirati per rinforzare il Napoli dove serve: con questo secondo posto sarebbe un delitto sbagliare ancora. Si rischia di mortificare le ambizioni di una piazza e il lavoro di un allenatore che sa esattamente cosa fare.

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