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  • Napoli, Spalletti: 'Futuro? Un'idea che viene da lontano, non è uno screzio casuale'

    Napoli, Spalletti: 'Futuro? Un'idea che viene da lontano, non è uno screzio casuale'

    Vince 3-1 il Napoli al Maradona contro l'Inter. Una gara controllata fin da subito, anche se il vantaggio firmato da Anguissa è arrivato solo nella ripresa. Il tecnico degli azzurri, Luciano Spalletti, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa:

    SIMEONE E DI LORENZO - "Simeone ha avuto quella palla calciata alta però poi si è battuto come fa sempre. L'Inter ha iniziato a buttare la palla lunga su Lukaku e c'era da non far partire perché se poi gli arriva lui è incredibile in quella fase di gioco. Il gol di Di Lorenzo ce lo si aspetta da uno come lui, è come un Frecciarossa, le soste sono quei 20 secondi per ripartire più forte. È quel calciatore senza tempo e senza ruolo, può far tutto. Gli chiedevo sempre quando mi venisse".

    IL FUTURO - "Il discorso è definito, è un'idea che viene da lontano. Non è una situazione o uno screzio casuale. Intanto c'è da esibire questo spettacolo perché i tifosi lo meritano. Se non sei tanto convinto di riuscire a dargli tutto quello che merita Napoli è giusto fare dei ragionamenti. Per cui si fanno ragionamenti e si trae una conclusione".

    RIPARTIRE AL MASSIMO? - "È quello che decidi di fare, il desiderio di fare una cosa. Ne abbiamo già parlato".

    GAETANO - "Mi fa enormemente piacere si sia fatto trovare pronto. È entrato benissimo, subito in partita, ha fatto vedere subito qualità, la sua caratteristica di vedere le cose al contrario per trovare il compagno. Ha fatto 40 metri palla al piede sul gol e non era semplice tra l'emozione, il poco spazio. Se l'è meritato".

    LA SQUADRA PIÙ FORTE ALLENATA? - "Di solito si viene condizionati dal risultato finale, dalle classifiche. Ne ho allenati tanti di calciatori forti, anche l'Inter stessa dove abbiamo anche raggiunto la cima della classifica. Questa è quella che ha evidenziato nel lungo periodo sempre gli stessi valori. Però di calciatori fortissimi ne ho allenati tanti e oggi ce n'erano 4-5 dall'altro lato. Bella partita oggi, bella squadra".

    TIPO DI GIOCO - "Non è colpa di quelli che non hanno giocato. Anche oggi abbiamo perso palloni, che per la qualità di calcio che abbiamo, non possiamo perdere. Se noi glieli diamo, quel livello lì che vogliamo giocare diventa difficile. Ogni volta persa palla stasera, la riaggressione è stata una cosa importante fatta. Se non la riconquisti e se tramite la qualità che hanno succede come contro il Milan e può succedere. Però se non succede il livello di calcio è questo. Il rischio c'è che lasci qualcosa. Diventa facile mettersi al limite dell'area ed aspettare, però dipende ciò che si vuol fare. A me garba così".

    RIMPIANTO CHAMPIONS - "C'è rimpianto, però l'Inter non ha mai messo in dubbio il passaggio del turno. Noi ci siamo arrivati con difficoltà create da soli. Abbiamo giocato partite in giro per il mondo e abbiamo avuto infortunati. Poi abbiamo fatto gare coraggiose che ci hanno divertito tutto l'anno e siamo costretti a dare consensi per quanto mostrato. Ci sono successe cose, altre ce l'hanno fatte succede. L'Inter stasera aveva fuori Lautaro, Dzeko, Calhanoglu. Sono giocatori fortissimi che potevano dare una mano alla causa. Però il Napoli ha fatto una grande partita".

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