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  • Napolimania: Lozano inimmaginabile, ma la strada è ancora in salita

    Napolimania: Lozano inimmaginabile, ma la strada è ancora in salita

    • Marco Giordano
    Troppo scontato dire che il mercato del Napoli non ha avuto la ciliegina sulla torta, troppo semplice dire che il mercato perfetto sarebbe stato con James o Icardi. Probabilmente, è anche inutile dare un voto ad una sessione che non ha visto andar via nessun big, che ha messo a disposizione di Ancelotti gente come Manolas e Lozano. Nelle precedenti sessioni era inimmaginabile che il Napoli spendesse quasi 80 milioni per due calciatori (pagando per entrambi la commissione a Raiola), facendosi carico anche degli onerosi ingaggi del greco e del messicano. A questi si aggiunge lo sdoganamento degli ultra-trentenni utili alla causa, come nel caso di Llorente. Se non è stata una rivoluzione, comunque una grande opera riformista è stata posta in essere. Perché si vira su calciatori consolidati, già affermati, pluri-decorati, con ingaggi pesanti: sarà anche merito del Decreto Crescita, ma lo step in avanti è stato fatto.

    DIVERSITÀ E CONVERGENZE - Il dato sul quale, ritengo, sia più giusto riflettere, non è economico, ma, se così vogliamo definirlo, politico. È stato il calciomercato del compromesso tra Ancelotti e De Laurentiis. Il primo voleva James Rodriguez e non lo ha avuto, il secondo ha sognato Icardi e mai si sarebbe sognato di pagare nello stesso anno Raiola ed un 34enne, come Llorente, anche così profumatamente. Ancelotti, però, ha pagato la gestione di ADL dell'affare James: il tecnico, non è un mistero, aveva l'accordo con il colombiano già dagli ultimi giorni di maggio, avrebbe voluto chiudere il prima possibile con il Real, consapevole delle difficoltà che il mercato porta. Il tutto condito dalle improvvide dichiarazioni di De Laurentiis contro patron Perez che hanno irrigidito Florentino anche nella posizione nei confronti del Napoli. Le cessioni di Chiriches e Verdi delle ultime ore hanno sfoltito la rosa, consegnando un organico ad Ancelotti numericamente pronto, ma che presenta delle lacune se il tecnico azzurro vorrà continuare a scendere in campo con il 4-2-3-1, vista la mancanza di un numero 10 vero e la necessità di capire quando torneranno in condizioni sia Milik sia Llorente, anche perché Mertens, così come è la rosa, è destinato al ruolo di sottopunta. 

    LOTTARE PER LO SCUDETTO? - La sconfitta di Torino mette un primo margine tra il Napoli e Juventus: chiaro che lottare per lo scudetto, l'obiettivo dichiarato da Ancelotti, avrebbe avuto un coefficiente di difficoltà diverso, più basso, anche dal punto di vista psicologico, con uno come James. La strada tracciata da Ancelotti appare abbastanza in salita: se il Napoli si mantiene ai vertici e nel complesso si rafforza, la Juve appare ancora lontana.
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