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  • Nesta: 'Non è Roma senza Totti, sorpreso dal suo addio'

    Nesta: 'Non è Roma senza Totti, sorpreso dal suo addio'

    Rivali e amici, capitani a confronto, Alessandro Nesta e Francesco Totti, Lazio e Roma. Due facce della stessa medaglia. Il difensore ha concesso una lunga intervista al Corriere dello Sport in cui ha commentato l’addio del nemico-amico ai giallorossi. A otto anni già si sfidavano sui campetti arrangiati: “Era un predestinato, già si vedeva chi sarebbe diventato, sembrava un ragazzino di un altro pianeta”, dice il nuovo allenatore del Frosinone. “Ci dovevamo vedere di nascosto, oppure in Nazionale, a Roma il capitano della Lazio non può essere legato a quello della Roma, è una questione di storia e abitudini”, aveva confessato Nesta in un’intervista di qualche tempo fa. Parole riprese da Totti nel suo libro.

    SUL DIVORZIO TOTTI-ROMA - “Me l’aspettavo? Non conosco le dinamiche che hanno costretto Totti ad allontanarsi dal suo grande amore. Avrà avuto i suoi buoni motivi, questo è chiaro, e bisogna rispettare la sua scelta. Certo, sono sorpreso e stupito, non pensavo si potesse arrivare a tanto”.

    SUL SUO DIVORZIO DALLA LAZIO - Altri tempi, altre vicende, io non volevo andare via e lo sanno tutti. Mi dispiace che il club non sia stato chiaro, all’epoca, nel dire che la mia cessione era un sacrificio per il bilancio e non una scelta del sottoscritto”.

    TOTTI HA DETTO: VADO VIA PERCHE’ NON CONTO - “Non giudico l’operato della Roma, intesa come società, perché non fa parte del mio costume entrare negli affari degli altri. Però dico che io credo nei valori degli uomini bandiera, nel passaggio dei valori tra generazione e generazione”.

    IL MILAN HA RICHIAMATO MALDINI E BOBAN -Appunto. Paolo è la storia rossonera. Hanno recuperato il suo bagaglio umano e tecnico mettendolo a disposizione dell’attuale squadra. Totti era e sarà per sempre la Roma: sono colpito dal fatto che si siano lasciati. immagino anche il suo dolore, ma gli auguro ogni bene. Se lo merita”.

    SULL’AMICIZIA CON TOTTI - “C’è stima, ma non solo. Amicizia, una grande amicizia. Ci siamo conosciuti come rivali a 8 anni e come amici non ci siamo mai lasciati. Chiaro, ognuno ha fatto il proprio percorso, ma sempre senza perdersi di vista. Sono legato a Totti da un profondo affetto. Eravamo rivali, è vero, ma sempre con il rispetto davanti a tutto. Anche quando lui dopo i derby vinti sbeffeggiava i laziali? Lui ha sempre avuto un carattere più esuberante del mio. Eravamo diversi e per questo forse siamo diventati amici. Certo, gli ho sempre perdonato tutto, appena ci ritrovavamo, magari in Nazionale, scherzavamo su quello che era successo. Roma è anche questo: derby tutto l’anno e sfottò continui. E poi non è che di derby ne ho vinti pochi anche io…”.

    ARGOMENTO ROMA CON TOTTI - “Mai affrontato con Totti argomento Roma? No, non ho mai avuto occasione di confrontarmi su questi ultimi eventi. Ma se ha scelto la strada del divorzio, avrà avuto le sue buone ragioni”.

    CHI CI RIMETTE DI PIU’, ROMA O TOTTI? -Penso che la Roma perda davvero tanto perché ritengo che la tradizione e la storia debbano sempre far parte di una società, ma è chiaro che non entro nel merito della scelta dei dirigenti. Francesco soffrirà ma ha le qualità per fare altre esperienze anche se non nella squadra del suo cuore, almeno per ora”.

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