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  • Non solo la Juve, Agnelli lascia anche Exor e Stellantis: rottura con Elkann

    Non solo la Juve, Agnelli lascia anche Exor e Stellantis: rottura con Elkann

    • Gianluca Minchiotti
    Un po' a sorpresa, durante l'odierna Assemblea degli azionisti della Juventus, nella quale si è congedato dalla carica di presidente del club, Andrea Agnelli ha annunciato il suo disimpegno anche da altre cariche ricoperte nella galassia degli affari di famiglia. Agnelli lascerà anche i suoi incarichi in Exor, la cassaforte di famiglia, e in Stellantis, la multinazionale dell'auto nata dalla fusione fra Fca e Peugeot. 

    LE PAROLE - Queste le parole di Agnelli: "Avendo chiuso una parte della mia vita così importante, la mia volontà è trovare una pagina bianca davanti da poter riaggredire e affrontare con passione, evidentemente dopo un po' di vacanza. E' stata una mia decisione, personale, con le assemblee che presiedo (le società quotate in Borsa, ndr), farò un passo indietro. L'ho fatto d'accordo con John Elkann, con il quale il rapporto è strettissimo. E' stata una mia decisione, d'accordo con Elkann e Tavares. Voglio affrontare il futuro con una pagina bianca, lo reputo indispensabile per avere una libertà di pensiero per affrontare questa nuova parte. Non vedo l'ora di iniziare questa nuova parte".

    ROTTURA - Cosa significhi l'uscita di Agnelli dai board di Exor e di Stellantis, oltre che di Juventus, e quale possa essere il suo futuro, è presto per dirlo. E questo al netto degli eventuali risvolti giudiziari dell'inchiesta che coinvolge la Juve su plusvalenze, stipendi e bilancio. Di certo, i fatti di oggi, al di là delle parole di circostanza circa l'unità di intenti fra Agnelli e John Elkann, certificano, se non una frattura, quantomeno una nuova composizione nella complessa geografia degli equilibri della famiglia.  

    IL FUTURO - E il futuro? Se Agnelli uscisse anche di fatto dalle società di famiglia, oltre che formalmente, potrebbe dedicarsi al 100% ad altre iniziative personali come la holding di investimenti Lamse. Secondo quanto ricostruito da Il Sole 24 Ore, la valutazione della Giovanni Agnelli Bv è pari a 7,8 miliardi di euro e quindi l'eventuale liquidazione di Andrea Agnelli sarebbe pari a 924 milioni di euro, mentre il pacchetto in mano alla Dicembre di John Elkann vale 2,9 miliardi di euro. Tuttavia l'impressione, anche oggi, è che un'uscita integrale e sia di difficile attuazione, piuttosto si puà ipotizzare un disimpegno graduale che potrebbe coprire un arco di tempo più ampio. Un disimpegno di cui l'annuncio di oggi è un primo passo.  

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