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  • Osti sulla salvezza:|'Lecce ancora in corsa'

    Osti sulla salvezza:|'Lecce ancora in corsa'

     

    Intervista di Ugo Mencherini e Vittorio Longo Vaschetto al direttore sportivo del Lecce Carlo Osti nel corso della trasmissione “Tempi Supplementari” (Telecentro-OdeonTv)

     

    Direttore, il Lecce è reduce dalla partita di Udine, sfavorevole per il risultato, ma positiva come prestazione. Come sta la squadra?  

    “Da quando è arrivato Cosmi si sta vedendo un altro Lecce: la squadra è più caratterizzata dal punto di vista tattico, ha maggiore grinta e coraggio e si gioca sempre la partita. Questo è successo anche quando purtroppo non sono arrivati punti: a Udine, dove comunque ci sta di perdere, abbiamo giocato un buon primo tempo, creando qualche occasione importante da gol, senza però riuscire a segnare. Siamo in crescita, facciamo vedere progressi costanti e questo ci conforta perché il campionato è ancora lungo e l’obiettivo salvezza è molto difficile, ma ci vede comunque in corsa con altre squadre.”

     

    Come vede il Bologna? Quali sono le maggiori insidie della partita con i rossoblù?

    “Il Bologna, da quando è arrivato Pioli, ha trovato una continuità di risultati che in questo momento mettono la squadra al riparo da situazioni negative: ma le formazioni sono comunque tutte lì. E’ un gruppo in salute, che sa stare bene in campo: sarà una gara difficilissima e molto delicata.

    Noi comunque stiamo bene, stiamo crescendo e dovremo affrontare la partita con molta attenzione: il Bologna ha nelle ripartenze la sua arma più interessante, sarà una gara difficile ma noi l’affronteremo con lo spirito giusto.”

     

    E’ il reparto offensivo del Bologna, con Diamanti, Ramirez e Di Vaio, quello che vi spaventa di più?

    “Il Bologna, in questo momento, è una squadra difficile da affrontare che fa del suo complesso l’aspetto più positivo. Si è rinnovato, gioca bene e con Di Vaio riesce a dare grande profondità nelle ripartenze, oltre ad avere giocatori, come Ramirez e Diamanti, che hanno qualità tecniche superiori.

     

    Vi siete preparati in maniera particolare per quello che potrebbe essere un vero match-point in chiave salvezza?

    “No, in settimana non abbiamo avuto molto tempo per preparare questa gara, visto anche l’impegno di Udine. E, oltretutto, sono anche arrivati diversi giocatori nuovi che ora andranno inseriti perfettamente nei meccanismi tattici di Cosmi.”

     

    A questo proposito, come sta Bojinov dal punto di vista fisico? Con l’arrivo di un attaccante del genere, Corvia e Ofere fanno ancora parte del progetto tecnico?

    “Bojinov sta bene, si è allenato ed è in discrete condizioni. Ofere e Corvia sono rimasti e fanno parte del nostro reparto d’attacco: penso che alla lunga ci sia bisogno di tutti e penso che ci daranno il loro contributo. Poi ovviamente, di domenica in domenica, le scelte le farà l’allenatore.”

     

    In questi giorni è tornata prepotentemente d’attualità la questione stadi, visto il maltempo che non ha fatto disputare diverse partite. Qual è il suo punto di vista?

    “Il problema degli stadi non è di oggi. In Italia certi discorsi si affrontano solo quando si presenta l’emergenza e mai prima. Innanzitutto non penso che sia opportuno fare gare in notturna il 1 febbraio, considerati gli inverni che ci sono soprattutto nel nord Italia. Detto questo, credo che quello degli stadi sia un problema grosso, perché se vogliamo pensare che il nostro calcio sia alla pari con quello degli altri Paesi più importanti d’Europa, dobbiamo pensare di adeguarci in termini di impianti. Quando vado a vedere le partite in Austria, Germania, Francia, Olanda, Belgio, vedo sempre gare in stadi confortevoli, pieni di gente e sicuri. Questo in Italia non succede. Spero che quanto prima questo problema venga risolto, perché così non vedo un grande futuro davanti.”

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