In difesa toccherà proprio a un ex Catania, Matias Silvestre, il compito di guidare alla riscossa un reparto che sta rendendo molto poco e che prende gol in casa da sette turni (ultima volta a porta inviolata a fine gennaio nel 2-0 sul Novara). L'argentino che non sogna più l'Albiceleste bensì l'azzurro è tornato domenica a Cesena dopo un ko di due mesi. Un recupero che non ha coinciso con la rinascita della difesa che ha continuato a prendere gol senza sosta (due col Cesena e due col Parma).

Silvestre il suo contributo prova a darlo, sia dietro che davanti e proprio contro i romagnoli ha siglato il 2-2 finale, quarto gol stagionale. Mercoledì ha tentato il pokerissimo ma la traversa ha detto no alla sua incornata nel secondo tempo, ci riproverà domani, l'ex Boca ha grande voglia di rivalsa contro la sua vecchia squadra. In tre anni e mezzo il Catania gli ha regalato tanto in termini d'esperienza e notorietà, poi i tifosi si sono sentiti traditi quest'estate quando ha vestito il rosanero e l'hanno fischiato a lungo nel 2-0 del 'Massimino'. Brutti ricordi per Matias che causò, culmine di una gara da dimenticare, il rigore del definitivo 2-0 di Maxi Lopez.

Adesso Silvestre, uomo derby per eccellenza che ha iniziato la carriera circa nove anni fa in un Boca Juniors-Lanus 3-1 (entrambi i club fanno parte della provincia di Buenos Aires), è in cerca di rivincite e vuole tener fede a quanto dichiarato nel primo giorno rosanero: 'Palermo è una vetrina più importante di Catania, voglio vincere il derby e far felici i tifosi rosanero'. La sua prima in rosanero è andata male, ci riprova nella sua nuova casa, il 'Barbera', anche perché da rossazzurro il Palermo l'ha battuto quattro volte su sei (un solo ko) ed è ora che faccia sorridere pure i tifosi del capoluogo.

(La Gazzetta dello Sport - Edizione Sicilia)