Palermo, ma quale Guardiola... c'è Corini! E adesso con il Como è come una finale: chi vince sogna, chi perde...
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Come prevedibile, sono bastate un paio di vittorie e convincenti prestazioni per diradare ogni dubbio, dimenticare qualsivoglia tipo di polemica e tentazione di 'cacciata a casa' del tecnico bresciano, adesso tornato ad essere il più amato dai palermitani. Praticamente il 'numero uno' per guidare i rosa, secondo i tifosi. Che non più tardi di un mese fa, la pensavano totalmente al contrario. Ma si sa, nel calcio sono i risultati a dettare legge. Più della qualità di gioco, più delle buone intenzioni, più del legame che (nonostante tutto) avrebbe legato, comunque, l'ex capitano rosa ad un popolo già conosciuto durante l'epoca Zamparini, ad alti livelli e per tanti irripetibile.
Sabato, in un Barbera che si preannuncia pieno (come prevedibile), si affronteranno la terza e la quinta del campionato. Il Como, come la squadra di Corini, ha raccolto 3 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta nelle ultime cinque gare, ma è forte dell'arrivo di Strefezza: un lusso per la categoria, strappato al Lecce e pronto a portare i lombardi in Serie A. Come al solito, quando arrivano partite di questo tipo le possibilità sono due: o vedi spettacolo o ti annoi. Siamo più propensi a pensare alla prima, augurandoci che a prescindere dal risultato ci si possa divertire, ma i punti cominciano ad essere pesanti e un pareggio potrebbe non scontentare nessuno. Forse.