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  • Parma, Floccari:| 'Grazie Lazio'

    Parma, Floccari:| 'Grazie Lazio'

     

    « La trattativa più difficile di questo mercato? Ovviamente l'ultima, abbiamo finito alle sei e mezzo del pomeriggio! ». L'immancabile battuta dell'ad Pietro Leonardi ben sintetizza l'acquisto di Sergio Floccari, che nel primo pomeriggio di ieri è stato presentato ufficialmente come nuovo giocatore del Parma. « Abbiamo realizzato i nostri obiettivi - spiega l'ad - Floccari è stato pazientemente in attesa dell'evoluzione della trattativa, eravamo in contatto quotidiano e poi è arrivata l'opportunità aspettata, consona al nostro equilibrio economico e finanziario. Si va ad inserire in un gruppo compatto e già consolidato».
    PRESENTE E FUTURO - Floccari ha seguito in prima persona la vicenda a Milano, quasi a voler tenere sotto controllo da vicino il suo destino, che ancora ieri era in bilico: « Il Parma è stata la società che ha dimostrato la maggior fiducia nei miei confronti, ha fatto uno sforzo economico importante (1,5 milioni per il prestito, 5,5 per il diritto di riscatto eventuale, ndr),ma ringrazio anche la Lazio». Ora è lui il presente del Parma, il giocatore che deve prendersi carico dell'attacco nel 4-4-2 di Colomba. Soprattutto, è l'ex biancoceleste il giocatore scelto per finalizzare la manovra del Parma e per assicurare quella quantità di reti necessaria per salvarsi e, magari, sperare in qualcosa di più.
    QUELLO GIUSTO - «Penso che le mie caratteristiche siano quelle che servivano al Parma. Il mio ruolo naturale è quello di prima punta, ho quasi sempre giocato in quella posizione con un secondo attaccante alle spalle. Il Parma è una squadra con valori e potenzialità importanti, possiamo dare soddisfazione a tifosi e noi stessi. I presupposti ci sono, servono piccoli passi e lo stesso atteggiamento compatto che il Parma ha dimostrato sul campo». Corsi e ricorsi segnano la nuova avventura di Floccari al Parma. Lo ha detto lui stesso: «Ho scelto il posto giusto nel momento migliore della mia carriera». Si parte dal numero, quell'11 ereditato da Amauri, quasi a simboleggiare una continuità di destino.

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