Ghirardi lascia: 'Vergognatevi' VIDEO
Sul fatto che il Parma possa essere stato oggetto di attenzione particolare sui conti vista la concorrenza di club importanti: "E quello di cui sono convinto, ed è per questo che mollo questo sport".
Sul fatto se esista un'ipotesi di ricorso e che lei torni indietro: "No, nessun ricorso. Ho deciso, tra qualche settimana libero da incarico cercherò di far valere le mie ragioni. Io in questo mondo non ci sto più".
Sul fatto che non ci sia colpevole: "Non ho elementi, ma quello che ho vissuto è paradossale. Fino al 30 di aprile non ho chiesto niente, nessuno mi ha detto nulla e me lo sono venuti a chiedere una mole di documenti infinita alle tre di pomeriggio di un pre-festivo, quando avevano un mese di tempo per farlo. Non si meritano di avere una figura come la mia. Io voglio essere rispettato, io me ne vado, che ne stiano tra di loro. Io del calcio non ho bisogno. Chi sono quei loro? Il sistema, che non ha voluto il Parma in Europa League. Dai controllori non c'è mai stato una verifica trimestrale in sette anni, solo il 30 di aprile. Se il Parma non paga l'IRPEF deve avere penalizzazioni in classifica, le ha avute? No. Perchè questi signori mi chiamano il 30 di aprile? Il calcio lo facciano gli altri. Sapete quanti mi hanno telefonato? In due!! Io invece ho telefonato a quelli che sono retrocessi, perchè so cosa si prova".
Sul fatto che parla di poteri forti, ma il Torino è in Europa e non è esattamente una big: "Lei purtroppo non capisce molte cose. Non ho parlato del Torino, non mi permetto, è andato in Coppa UEFA. Non ho fatto nomi, ho parlato solo del sistema, che deve dare un supporto tecnico legislativo, non è accaduto".
Sul sostegno da parte della gente di Parma: "Io devo solo ringraziare la gente di Parma, l'ho sempre detto. Per quello che mi hanno fatto vivere, ma ho dei sentimenti. Devo rispettare la mia famiglia, i miei valori e questa situazione non posso condividerla, non posso accettarla. Oggi sono vincitore nella vostra terra, di voi partigiani. 280 mila euro come punizione per non partecipare alla Coppa UEFA...non mi vanno bene. A noi non ci vogliono, io me ne vado. Dispiacerà ai tifosi, ma tutti gli altri saranno contenti, han fatto di tutto per farmene andare".
Su eventuali ricorsi in sede penale: "Da cittadino libero valuterò cosa fare, ci sono stati danni legati alla mia immagine. Una riflessione coi miei lagali la sto facendo".
Su Calciopoli, nato come un sistema che si sovrapponeva a un sistema legale, torbido e se ora il calcio ne è uscito: "Su Calciopoli non parlo, non ero nel calcio a questi livelli, non mi appartiene".
Sul fatto se ha avuto modo di anticipare la sua decisione ai notabili della città, al mister e alla squadra: "Ne ho parlato coi miei soci, ne ho parlato con Leonardi e Donadoni, adesso l'ho comunicato a tutti".