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  • Parma, Lucarelli| 'A Napoli se parte Denis'

    Parma, Lucarelli| 'A Napoli se parte Denis'

    • L.T.
    Alessandro Lucarelli senz'altro è meno famoso come goleador del fratello Alessandro. Eppure il suo contributo di reti in campionato lo dà sempre e, anche se probabilmente conta poco, quest'anno è stato il primo a segnare in una gara ufficiale contro il Levico: "Su calci piazzati io e Paci ci facciamo valere. Massimo più sulla prestanza, io cerco la seconda palla. Speriamo di continuare così". Lucarelli recentemente ha prolungato di un anno il contratto che ora scade nel 2012

    A 33 anni un calciatore è nel pieno della sua maturità. Si sente di tracciare un bilancio?

    "Sono passati, e anzi sono volati, tanti anni. Io mi sento ancora giovane di testa e fisicamente. In questo momento credo e penso di andare avanti ancora per un po' anche perchè sto bene".

    Lei è un uomo importante all'interno dello spogliatoio del Parma. Non solo calciatore ma anche chioccia...
    "Insieme agli altri più anziani sono fra quelli che devo spingere il gruppo e dare il buon esempio. Con i comportamenti dentro e fuori dal campo".

    Con Paci formate una coppia affiatata, con caratteristiche complementari. Pensa che la difesa rodata sia un punto di forza del Parma di quest'anno?

    "Penso di sì, questo è il terzo anno che giochiamo insieme e ci conosciamo. Sapere come si può comportare il compagno è importante. Però non ci siamo solo io e lui, c'è Paletta che è molto bravo, Feltscher ha grandi doti, poi Diniz... Dobbiamo formare un reparto difensivo collaudato da tutti, non solo da me e Massimo".

    Anche perché con il 4-3-3 di Marino ci sarà da stare doppiamente attenti dietro...
    "Io penso che aldilà degli schemi l'importante sia il giusto equilibrio in campo e le corrette distanze fra reparti. Gli attaccanti devono sacrificarsi anche in fase difensiva e quindi non penso che dovremo fare un lavoro doppio".

    Con Guidolin ha giocato anche mediano davanti alla difesa, con questo allenatore probabilmente non accadrà...

    "Io mi sono messo a disposizione del mister e sono stato contento di farlo, scoprendo ruoli nuovi come anche quello di terzino. E' normale però che non si può pensare di puntare su Lucarelli mediano, ad ognuno il suo. Io sono un centrale".

    Un altro ritiro con suo fratello...
    "Adesso Cristiano è qui e sta lavorando molto bene. E' arrivato con la testa giusta. C'è una situazione con il Napoli, lui la vive molto tranquilla perché è venuto a Parma con l'idea di restare. Poi se dovesse andare a Napoli sarebbe gratificante, perché è una piazza importante e passionale dove potrebbe giocare in Europa".

    Secondo lei alla fine andrà a Napoli?

    "Probabilmente dipende dalla partenza di Denis che sbloccherebbe la situazione di Cristiano".

    Vi siete fatti un'idea delle prossime avversarie? Quale pensa siano le principali antagoniste del Parma?
    "Penso che sia difficile ripetere l'ottavo posto, perchè squadre come Genoa, Fiorentina e Lazio non rifaranno il campionato dell'anno scorso. Arrivare nelle prime dieci sarebbe già una grande impresa. Il nostro obiettivo è la salvezza, se poi c'è la possibilità di raggiungere un altro obiettivo ci proveremo fino alla fine. La nostra mentalità deve essere sempre quella della provinciale con il coltello fra i denti, con grande spirito di gruppo, tanto sacrificio e molta corsa".

    Delle piccole c'è qualche squadra che si è mossa meglio?

    "Onestamente no, non ci sono squadre che hanno fatto grandi cose. E' un mercato bloccato, girano pochi soldi e si fanno molto scambi. Quindi si pensa che un giocatore che l'anno prima non ha fatto bene, cambiando aria migliori".

    Il Parma invece ha investito molto...
    "Ha investito molto nel confermare quei giocatori che l'anno scorso non erano di proprietà e che hanno fatto bene. In più si è assicurata atleti giovani che possono avere un futuro. Per una società come il Parma questa è la scelta ideale per migliorarsi anno dopo anno, senza fare il passo più lungo della gamba".

    Come si lavora con Marino? ha idee e metodi diversi rispetto al passato...

    "Sì è vero. C'è più ricerca della manovra, l'anno scorso giocavamo sul recupero palla e sulle ripartenze. Invece quest'anno puntiamo ad impostare la manovra e arrivare davanti alla porta cercando il gioco. Se riusciamo a tenere le caratteristiche dell'anno scorso, a livello di corsa e determinazione, e integrarle con quelle, di gioco e di manovra, che ci sta dando mister Marino credo che potremo divertirci".

    Marino vuole che il gioco inizi dai difensori?
    "Sì ad iniziare l'azione dobbiamo essere noi".


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