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  • Pazza idea Milan: via Thiago e tutti all'attacco, come piace a Berlusconi

    Pazza idea Milan: via Thiago e tutti all'attacco, come piace a Berlusconi

    • Gianluca Minchiotti

     

     
     
    "Per il futuro ho delle idee pazze". Un paio di giorni fa Silvio Berlusconi si era espresso in questi termini, parlando del futuro del PDL e dell'Italia. E anche per il Milan potrebbero esserci in arrivo novità importanti. Ma se per una delle 'pazze idee' in campo politico, stampare l'euro con la zecca italiana, l'ex Premier ha poi precisato che stava scherzando, per quanto riguarda i rossoneri, c'è ben poco da scherzare.
     
    Già, perché le casse rossonere piangono, e Marina Berlusconi, in particolare, chiede al padre di non spendere più soldi per il Milan. E nel frattempo, parallelamente, prosegue l'assedio per Thiago Silva da parte di Paris Saint Germain, Barcellona (che oggi sembra in vantaggio sui concorrenti) e Manchester City. Proprio ieri Adriano Galliani ha ammesso: "Il PSG me lo ha strarichiesto, ma il Milan prova a resistere". 
     
    E allora ecco spuntare la 'pazza idea': sacrificare il difensore brasiliano sull'altare del bilancio e cambiare filosofia di gioco. Senza Thiago Silva (e Nesta), finisce il Milan che, negli ultimi due anni, ha vinto uno scudetto e ne ha sfiorato un altro facendo affidamento soprattutto sulla fase difensiva (con l'aggiunta di un mastino come Van Bommel piazzato davanti alla difesa, ma anche lui non ci sarà più) e nasce un Milan votato all'attacco. Se non ci si può difendere, è meglio attaccare, puntare a segnare un gol più degli altri, invece che a subirne uno in meno. Il Milan del futuro potrebbe essere questo, con Zlatan Ibrahimovic numero 10 (altra rivelazione di ieri di Galliani) non solo 'di maglia', ma anche 'di fatto', dietro a due punte (Pato e Tevez?). E con un centrocampo (con Sahin e Thiago Alcantara?) più votato al fraseggio e al possesso palla rispetto a quello visto negli ultimi due anni. 
     
    Sarebbe un Milan che sicuramente divertirebbe di più il suo presidente onorario, e forse anche i suoi tifosi, rispetto a quello (comunque vincente) dell'ultimo biennio. Resta da vedere se un Milan così sarebbe altrettanto vincente e, soprattutto, resta da vedere cosa ne pensi Massimiliano Allegri di questa possibile svolta...
     

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