AFP/Getty Images
Per Perisic spunta il Tottenham, ecco perché a giugno sarà addio all'Inter
Una grande seconda parte di stagione per poi dirsi addio? Potrebbe essere questo il destino di Ivan Perisic che, messe in archivio le sirene di mercato che a gennaio lo hanno fortemente tentato spingendolo ai margini dell'Inter, ha dato segnali importanti negli ultimi giorni circa la volontà di contribuire alla causa nerazzurra fino in fondo. Blindare la qualificazione alla Champions League della prossima stagione attraverso il terzo posto in campionato e fare più strada possibile in Europa League sono le prossime missioni dell'esterno croato, che a giugno potrebbe però vedere assecondato il suo desiderio di confrontarsi con i campioni della Premier League.
MAROTTA APRE ALL'ADDIO - L'Arsenal lo ha allettato negli ultimi roventi giorni di gennaio con un'offerta economicamente molto importante, ma non ha poi trovato la formula che convincesse l'Inter a privarsi a cuor leggero di una pedina insostituibile nello scacchiere di Spalletti. Nei mesi passati, quando ancora José Mourinho sedeva sulla panchina del Manchester United, Perisic ha fatto parte dei desiderata dello Special One, ma anche in questo caso non è mai arrivata sul tavolo del ds nerazzurro Piero Ausilio la famosa proposta che lo facesse vacillare. In estate però questo muro potrebbe crollare, per una serie di motivi. In primis, il nuovo ad per la parte sportiva Marotta ha pubblicamente ammesso che le prossime sessioni di mercato saranno all'insegna del rafforzamento della rosa con elementi di qualità acquistabili grazie anche ad alcuni sacrifici di spessore.
OK, IL PREZZO E' GIUSTO - Il vice-campione del mondo croato rientra in questa tipologia di calciatore e a 30 anni appena compiuti potrebbe presentarsi l'ultima grande occasione della carriera per monetizzare a livello personale e per permettere all'Inter di registrare una significativa plusvalenza. Dopo il rinnovo di contratto strappato nel settembre 2017 fino a giugno 2022 e con un nuovo ingaggio da 4 milioni di euro netti a stagione, Perisic pesa oggi sul bilancio per circa 10 milioni lordi tra stipendio e ammortamento. Per 30 milioni a giugno può partire e, oltre ai due club già citati, secondo indiscrezioni inglesi, potrebbe aggiungersi il Tottenham all'elenco delle pretendenti. Ultimo aspetto, tutt'altro che secondario, i "capricci" delle scorse settimane non sono passate inosservate e hanno lasciato il segno: per tornare definitivamente grande, l'Inter ha bisogno di giocatori pienamente coinvolti nel progetto e la sensazione è che Marotta stavolta non erigerà barricate nel caso in cui Perisic tornasse a bussare alla porta del suo ufficio per chiedere la cessione.
MAROTTA APRE ALL'ADDIO - L'Arsenal lo ha allettato negli ultimi roventi giorni di gennaio con un'offerta economicamente molto importante, ma non ha poi trovato la formula che convincesse l'Inter a privarsi a cuor leggero di una pedina insostituibile nello scacchiere di Spalletti. Nei mesi passati, quando ancora José Mourinho sedeva sulla panchina del Manchester United, Perisic ha fatto parte dei desiderata dello Special One, ma anche in questo caso non è mai arrivata sul tavolo del ds nerazzurro Piero Ausilio la famosa proposta che lo facesse vacillare. In estate però questo muro potrebbe crollare, per una serie di motivi. In primis, il nuovo ad per la parte sportiva Marotta ha pubblicamente ammesso che le prossime sessioni di mercato saranno all'insegna del rafforzamento della rosa con elementi di qualità acquistabili grazie anche ad alcuni sacrifici di spessore.
OK, IL PREZZO E' GIUSTO - Il vice-campione del mondo croato rientra in questa tipologia di calciatore e a 30 anni appena compiuti potrebbe presentarsi l'ultima grande occasione della carriera per monetizzare a livello personale e per permettere all'Inter di registrare una significativa plusvalenza. Dopo il rinnovo di contratto strappato nel settembre 2017 fino a giugno 2022 e con un nuovo ingaggio da 4 milioni di euro netti a stagione, Perisic pesa oggi sul bilancio per circa 10 milioni lordi tra stipendio e ammortamento. Per 30 milioni a giugno può partire e, oltre ai due club già citati, secondo indiscrezioni inglesi, potrebbe aggiungersi il Tottenham all'elenco delle pretendenti. Ultimo aspetto, tutt'altro che secondario, i "capricci" delle scorse settimane non sono passate inosservate e hanno lasciato il segno: per tornare definitivamente grande, l'Inter ha bisogno di giocatori pienamente coinvolti nel progetto e la sensazione è che Marotta stavolta non erigerà barricate nel caso in cui Perisic tornasse a bussare alla porta del suo ufficio per chiedere la cessione.