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    Percassi: "In Italia ci sono stadi bruttissimi. Sul decreto crescita..."

    Percassi: "In Italia ci sono stadi bruttissimi. Sul decreto crescita..."

    • Redazione CM
    L'amministratore delegato dell'Atalanta, Luca Percassi ha parlato a margine del Festival dello Sport, che si sta tenendo a Trento, e ha fatto il punto sulla situazione degli stadi in Italia: "Ci stupisce che in Europa vediamo cittĂ  bruttissime e stadi bellissimi, in Italia accade l’opposto. Lo stadio in molti casi non rappresenta il valore della cittĂ . Dobbiamo voler bene al calcio. Non esiste poi che ci sia il fenomeno della pirateria, che uccide il calcio". Queste le altre dichiarazioni: 

    SUL DECRETO CRESCITA - "Il Decreto Crescita Ă¨ stato uno degli elementi che ci ha permesso di attrarre dei calciatori dall’estero. Abbiamo avuto varie squadre finaliste nelle competizioni europee, la Fiorentina e l’Inter, questo a dimostrazione del fatto che la qualitĂ  del calcio italiano non è bassa. Una delle cose piĂ¹ belle della notte di Dublino è stato avere sei ragazzi del settore giovanile tra i protagonisti. Un’altra cosa che mi permetto di aggiungere è che la tutela del settore giovanile è un elemento fondamentale per darci un futuro". 

    IL SETTORE GIOVANILE - "Il calcio è un fenomeno sociale talmente importante che noi tutti iniziamo a selezionare i bambini a 6-7 anni, la societĂ  sportiva rappresenta nell’educazione di un ragazzo qualcosa che lo accompagna per tantissimi anni. La tutela del settore giovanile è la tutela del nostro futuro: le piĂ¹ grandi soddisfazioni le raccogliamo nella quantitĂ  dei ragazzi che escono dal settore giovanile formati e quella formazione se la porteranno dietro per tutta la vita, a prescindere dal lavoro che faranno".

    LA FINALE DI EUROPA LEAGUE - "Ăˆ stata una notte magica, sfidavamo il Bayer Leverkusen che non aveva mai perso in piĂ¹ di 50 partite. Fino alla fine abbiamo sofferto, ma poi gioito per qualcosa di incredibile. Le belle parole di Ceferin sono qualcosa che gratificano, non siamo una grande realtĂ  e per questo motivo quelle parole sono a maggior ragione motivo d’orgoglio e soddisfazione. Il calcio è meritocrazia, alla fine le cose te le conquisti sul campo e il fatto che l’Atalanta per la prima volta abbia vinto in campo internazionale credo abbia fatto bene a tutto il calcio italiano".

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