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  • Perotti: 'Qui mi sento a casa, questo rinnovo è un bel regalo'

    Perotti: 'Qui mi sento a casa, questo rinnovo è un bel regalo'

     Perotti è intervenuto sul profilo Facebook ufficiale della Roma, per ufficializzare il proprio accordo.

    Mi sembra un periodo buono per la Roma e per i romanisti e anche per te. Ti stai togliendo delle soddisfazioni?

    Stiamo passando un buon momento, la squadra ha fatto quello che nessuno credeva potessimo fare. Siamo riusciti a passare il turno come primi, in campionato stiamo abbastanza bene ma possiamo migliorare.  Al momento del sorteggio di Champions i tifosi avevano pensato ‘sempre squadre più forti’. Poi si è visto che se ci credi i risultati arrivano.

    Quando avete capito che si poteva fare?

    Già nella prima partita con l’Atletico, con la giocata di Saul che ha sbagliato il gol. Se avessimo perso sarebbe stata durissima. Una volta la fortuna è andata dalla nostra parte. Poi c’è stato il pareggio di Londra, nella quale avremmo meritato la vittoria. Ribaltare il risultato a Stamford Bridge è stato il momento in cui abbiamo detto ‘ce la possiamo fare’. Poi c’è stato il ritorno qui all’Olimpico. Col Qarabag è stata dura e sofferta, ma alla fine abbiamo festeggiato.  

    Rimarresti a Roma fino a fine carriera?

    Fino al 2021 sono qui (Mostra la maglia con la data del rinnovo, ndr).  Ti stai godendo questi mesi? Già dalla partita col Sassuolo mi sono sentito parte di questa squadra. Ho sempre giocato abbastanza, qualche volta meglio altre volte non ho fatto una buona gara, ma ho sempre dato il meglio di me stesso. Dalla partita col Genoa per me è stato uno dei momenti più importanti, questo regalo mi rende felice.  Sui tuoi gol. Quello col Chelsea è stato bello, da fuori area. Per il gol col Genoa ancora ricevo insulti, ma è stato il mio gol più importante. Quel giorno Francesco meritava un addio alla sua altezza, con un pareggio avremmo rischiato la Champions, sarebbe stato tutto brutto, era tutto negativo. È stato bello per lui, ho giocato col miglior giocatore della storia della Roma, meritava di dire addio con una vittoria.  

    Sul coro a fine partita col Qarabag? 

    Non è facile per una tifoseria storica come questa fare questo tipo di coro. Volevo uscire due, tre volte per riascoltare tutto questo, ringrazio tutti perché per me è stato bellissimo.

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