Pioli-Milan, è finita: stagione buttata, non servirà Ibra
Dopo lo scudetto, generosamente regalato due anni fa dall'Inter, Pioli si è convinto di essere un allenatore più bravo di quanto non fosse davvero, si è snaturato per diventare più moderno, ha perso molta della sua proverbiale umiltà, allontanatosi sempre più da un modello collaudato per andare a sondare esperimenti che non gli appartengono.
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Ora, qualcuno di voi, eccepirà a proposito della colpa di un rigore sbagliato. Eppure è l'allenatore a scegliere i rigoristi, lui a dargli serenità o meno, lui a spronarli di fronte alle prove supreme. Sono quasi certo che il Milan non vada verso la eliminazione dalla Champions per colpa dell'errore di Giroud.
Tuttavia l'allenatore è l'equilibratore degli umori, oltre che lo stratega assoluto. E Pioli, da molto tempo, non è né l'uno, né l'altro. Non so fino a quanto duri, ma la storia è già finita e anche nel peggiore dei modi possibili. Al novanta per cento il Milan ha buttato la stagione e a nulla servirà ingaggiare Ibrahimovic o qualche altro stregone. Bisogna ricominciare dal calcio, quello che al Milan è scomparso da tempo.