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  • Pippo Russo: Zenga inciampa su Twitter

    Pippo Russo: Zenga inciampa su Twitter

    L’incubo di finire in un hashtag. Twitter continua a essere per Walter Zenga una dimensione indigesta, almeno quanto le sconfitte che inchiodano la sua Sampdoria a una stagione fin qui insipida. Il torneo è equilibratissimo e basterebbe un’accelerazione minima per affacciarsi ai piani alti della classifica. E invece la squadra blucerchiata continua a procedere a strappi, mantenendosi più vicina alla zona del pericolo che alla testa della graduatoria: 7 i punti di distanza dalla Fiorentina capolista, 6 quelli dal Carpi terzultimo. E con soltanto un punto in più dell’acciaccatissimo Genoa, partito con ambizioni ben più contenute. Anche la rivalità cittadina rischia di trasformarsi in una fonte d’amarezza.

    E mentre le perplessità dell’ambiente blucerchiato aumentano rispetto alla squadra e al suo allenatore, ingigantite da una sconfitta inattesa come quella di Frosinone, ecco che in diretta televisiva giunge il tweet che fa saltare i nervi.
    È successo ieri durante Zona Mista, il programma di Rai 2 condotto da Marco Mazzocchi e Paola Ferrari e dedicato alle interviste post gara. Zenga era collegato da Frosinone, e intanto che rispondeva alle domande sulla gara persa 2-0 contro i ciociari è passato in sovrimpressione il tweet di un tifoso doriano. Uno schema consueto del programma di Rai 2, pensato per favorire l’interazione fra i tifosi e gli allenatori, e che consiste nel proporre una domanda fra le tante selezionabili e proponibili.

    Nel testo del tweet passato in sovrimpressione si chiedeva a Zenga quando sia possibile vedere la Sampdoria capace di esprimere un gioco. Un messaggio non certo generoso, ma nemmeno irriguardoso né particolarmente duro. E invece l’allenatore blucerchiato l’ha accolto con visibile disappunto. Tanto da replicare al messaggio senza nemmeno aspettare che fossero i conduttori a proporglielo.

    Un caso destinato a rimanere unico. Mentre rispondeva alla domanda dell’inviato, Zenga ha letto sullo schermo il tweet e ha chiuso la frase controbattendo al tifoso doriano. Gli ha detto che prima di parlare bisognerebbe conoscere le situazioni e informarsi sul lavoro fatto in settimana dalla squadra. E per concludere s’è lasciato scappare un commento stizzito sul fatto di dover pure rispondere ai tweet.

    E a quel punto ai conduttori, sia pure in modo cortese, è toccato ricordargli che il diritto di critica vale per chiunque, indipendentemente dal grado d’informazione. Ma lui niente, è rimasto ingrugnito come se avesse subìto uno speciale affronto. Rabbia pura, che magari un’ora dopo gli sarà passata. Invece la figuraccia rimane, al pari dell’impressione di non essere mai entrato in sintonia con l’ambiente doriano. Ciò che probabilmente lo rende nervoso più di qualsiasi altra cosa.

    Non è la prima volta che Zenga ha una disavventura con Twitter. Molto più pesante (e sgradevole) era stata quella che aveva affrontato in estate, dopo la scoppola subita nel preliminare di Europa League contro il Vojvodina. In quell’occasione la quantità di insulti postati sul suo account fu talmente pesante da costringere l’allenatore a chiuderlo. Una conclusione inaccettabile, perché nessuno dovrebbe trovarsi nelle condizioni di chiudere il proprio account su un social network a causa di cyberbullismo.

    Ma purtroppo i social sono anche questo, e la totale libertà d’accesso che essi garantiscono significa anche dare libertà di parola e di tastiera agli imbecilli. Diverso è però il caso del tifoso che critica, e che fra l’altro lo fa senza insultare. Tanto più che il contenuto dell’appunto rivolto a Zenga non era per niente strampalato. Che il gioco della Samp lasci ancora a desiderare dopo 8 giornate di campionato è un dato di fatto, non l’opinione di un bastian contrario. E per esprimerla non è indispensabile passare le settimane a vedere la preparazione della squadra, né avere superato un master a Coverciano. Basta vedere le partite. Che sono l’unico metro di valutazione assieme ai risultati, e dicono che fin qui la Samp ha dato mediocre prova di sé.

    Invece d’ingrugnirsi, Walter Zenga provi a raddrizzare la rotta. E si sforzi di rispondere a quei tifosi che chiedono conto dell’andamento della propria squadra. È un loro diritto.

    Pippo Russo
    @pippoevai

     

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