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  • Ponte Morandi: agli arresti domiciliari Castellucci e altri manager di Autostrade

    Ponte Morandi: agli arresti domiciliari Castellucci e altri manager di Autostrade

    • Riccardo Tranchida
    Nella mattinata di oggi si è avuta una svolta nell'ambito dell'inchiesta contro i responsabili del crollo del ponte Morandi, tragedia che due anni fa ha causato la morte di 43 persone. Sono stati, infatti, arrestati tre manager di Autostrade per l'Italia e tre ex dirigenti della società. Su tutti spicca il nome di Giovanni Castellucci, manager per 20 anni al servizio dei Benetton. Insieme a lui sono stati fermati e posti agli arresti domiciliari il direttore delle operazioni, Paolo Berti e Michele Donferri Mirella. Interdetti, invece, per 12 mesi Stefano Marigliani, Paolo Strazzullo e Massimo Miliani. Le accuse sono quelle di attentato alla sicurezza dei trasporti e frode in pubbliche forniture. Nello specifico è al centro dell'accusa l'utilizzo di alcune barriere fonoassorbenti risultate poi difettose. Come si legge nella nota della Guardia di Finanza, dalle indagini e dalle testimonianze sarebbe emersa la “consapevolezza della difettosità delle barriere e del potenziale pericolo per la sicurezza stradale”.

    Inoltre, in una intercettazione, uno degli indagati afferma che tali barriere non erano state incollate con una resina recante il marchio CE. Agli accusati, oltre ad aver ignorato tale precarietà, si contesta anche la mancata volontà di procedere ai lavori di sostituzione e di messa in sicurezza adeguata di tali impianti, eludendo in questo modo un loro obbligo e frodando così lo Stato. Non è tardata ad arrivare la risposta di Autostrade per l'Italia. La società si difende specificando che tutte le procedure di controllo e di sicurezza erano già state concordate in passato con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e sostenendo che tali barriere erano già state supervisionate e messe in sicurezza da chi di dovere. In più le personalità coinvolte che lavorano attualmente in azienda, sempre secondo Aspi, erano già state sospese. 

    A seguito di questa vicenda, dure sono state anche le ripercussioni sul piano economico. La società per azioni che a sua volta controlla Autostrade, Atlantia, ha iniziato, infatti, a perdere in Borsa ed è entrata in asta di volatilità. L'auspicio da ora in avanti è quello di vederci sempre più chiaro in questa storia e, soprattutto, che chi ha contravvenuto a degli obblighi mettendo a repentaglio la sicurezza dei cittadini paghi.

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