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  • Pradè: 'Ci abbiamo provato per Suso e Politano, Tonali ci piace ma Commisso...'

    Pradè: 'Ci abbiamo provato per Suso e Politano, Tonali ci piace ma Commisso...'

    • Iacopo Nathan
    Daniele Pradè, direttore sportivo della Fiorentina, ha parlato in conferenza stampa per la fine del mercato:
    “Chiedo a tutti comprensione, perché è quello che ci serve per far cresce le nostre pianticelle, i nostri giovani talenti. Nessuno ha 8 prodotti del settore giovanile in rosa, come abbiamo noi, ed è un grande vanto questo, ma per farli diventare dei giocatori maturi, fatti e finiti, serve pazienza. Mi dispiace che sia stato notato solo l’errore di Ranieri, e non la sua ottima prestazione. Abbiamo chiuso la sessione in passivo di 5 milioni e con un monte ingaggi alzato del 21%
    Delusione? Non sono deluso da nessuna trattativa, abbiamo provato fino alle 20 di ieri sera, ma le società non volevano vendere, quindi ho la sicurezza di non poter fare di più. Il Sassuolo non vendeva Berardi, l’Udinese De Paul, l’Inter Politano e il Milan Suso, ma ci abbiamo provato.
    Ghezzal? Inseriamo un giocatore di grande esperienza, di qualità e ottime capacità tecniche. Abbiamo scelto lui invece che Oudin, perché per noi potrà fare bene.
    Raphinha? Lui è l’unico che noi abbiamo lasciato andare, perché i costi erano per noi troppo elevati.
    Esuberi? Siamo ancora tanti, siamo 29. Gli unici che non rientravano nei nostri progetti che non abbiamo piazzato sono Eysseric, Dabo e Thereau. I calciatori saranno reintegrati e saranno a disposizione dell’allenatore, non vogliamo creare situazioni di attriti. Infatti ho la massima fiducia in Montella, che ha avuto grandi problemi nel lavorare, non avendo mai un vero e proprio gruppo. Siamo un cantiere aperto ancora, basti pensare che prima di metà luglio non è stata fatta una trattativa. Montella ora deve trovare il modo migliore di costruire il puzzle, ma non c’è un reparto scoperto. Abbiamo comprato in maniera mirata, con alcuni investimenti importanti.
    Pedro? Abbiamo fatto una battaglia lunga e faticosa. Partivamo da 20 milioni e l’abbiamo abbassata molto, con una trattativa molto lunga. Lui era legato a Simeone, non abbiamo mai messo pressione al ragazzo, ma appena è uscito siamo andati su Pedro. Quello che mi aspetto da lui è una crescita continua, noi ci crediamo fortemente. Sono convinto che possa crescere insieme a Vlahovic, abbiamo grandi aspettative per tutti e due.
    Tonali? Il presidente nel futuro vorrà valorizzare calciatori italiani, a partire dal settore giovanile. Il presidente e Joe non mi permettono di parlare con i calciatori, se prima non è stato trovato l’accordo con le società, per avere un ottimo rapporto con le altre squadre. Tonali è un calciatore forte, ci piace, ma Cellino ci ha detto che non era in vendita, e non ci abbiamo nemmeno parlato.
    De Paul? Ho un rapporto eccelso con i Pozzo, e non abbiamo voluto forzare. Con De Paul non ho mai parlato, perché non abbiamo mai trovato l’accordo con l’Udinese, altre cose sono false.
    Nainggolan e De Rossi? Con Nainggolan non abbiamo mai avuto modo di parlarci, lui è giusto che sia andato a Cagliari.  Per quanto riguarda Daniele sapevo dall’inizio che lui non avrebbe mai giocato in Italia con un’altra squadra, ha fatto la scelta migliore per la sua vita.
    Duncan? Non rientrava nei nostri piani iniziali, ma al professor Vergine piaceva da tantissimo e il presidente l’ha voluto accontentare. Lavorerà sia con la Primavera che con la prima squadra.
    Soddisfatto? Il lavoro che abbiamo fatto è stato tantissimo, e siamo soddisfatti di quello che abbiamo fatto. Mi sarebbe piaciuto fare un colpo per il presidente, ma per tutti i motivi che vi dicevo sopra non potevamo fare di più".
     

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