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    Quanta ricchezza Roma

    Se si eccettuano Nico Lopez (che al SudAmericano Sub20 sta facendo faville, con 4 gol in 4 partite) e il baby Romagnoli (ancora out per infortunio), stasera Zeman avrà a disposizione tutta la rosa. Considerando poi che Lopez e Romagnoli hanno collezionato in tutto finora 47 minuti in due, si capisce l'immensa ricchezza da cui può attingere stasera il tecnico boemo.

     
    Quanta grazia Stasera, dunque, Zeman avrà l'imbarazzo della scelta, anche se gli undici da mandare in campo saranno condizionati anche dal doppio impegno con l'Inter (mercoledì sera, sempre all'Olimpico, si gioca l'andata della semifinale della Coppa Italia). La realtà, però, parla di un'abbondanza di scelte su cui Zeman può sbizzarrirsi: De Rossi o Tachtisidis in cabina di regia, Bradley o Florenzi come intermedio, Pjanic che può giocare ovunque (anche al posto di Totti o Lamela, volendo), Burdisso che sta recuperando posizioni su Castan.
     
    A centrocampo Diciamo che i dubbi più grandi stasera sono tutti a centrocampo, dove Zeman ha almeno 5 uomini su cui poter contare e un sesto (Marquinho) appena reintegrato dopo l'esclusione di Firenze e la multa della società per lo sputo di Catania. Tendenzialmente, De Rossi e Bradley dovrebbero essere favoriti sui rispettivi concorrenti, con Daniele che viene dall'ottima prova di Firenze e l'americano che sembra essere entrato completamente nel cuore di Zeman (che lo schiera da titolare oramai da 11 gare consecutive). Molto dipenderà anche da dove andrà a giocare Pjanic. Se il bosniaco sarà schierato a centrocampo, allora è facile che gli altri due della mediana siano proprio De Rossi («Con Pjanic mi piace, senza non mi convince» ha detto Zeman) e Bradley, che per il boemo garantisce maggiore copertura difensiva rispetto a Florenzi. Se invece Pjanic verrà dirottato alto, nel tridente d'attacco (ipotesi nel caso in cui Totti venga dirottato in panchina), allora giocheranno sia Bradley sia Florenzi, in un centrocampo con meno fosforo ma maggiore corsa e intensità.
     
    La risalita Il 2013 è poi iniziato all'insegna di Nicolas Burdisso, che ha giocato tutte e tre le partite (Napoli, Catania e Fiorentina). Considerando che a Natale si parlava di un suo addio quasi fatto fa specie, soprattutto considerando che «il bandito» oggi è al punto da insidiare Castan nelle gerarchie mentali nella testa di Zeman. Dando Marquinhos oramai come titolare inamovibile nella difesa giallorossa, l'altro posto da qui alla fine della stagione se lo giocheranno proprio Burdisso e Castan. E considerando l'abisso che c'era fino a un mese fa, è un'altra ricchezza in più.

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