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  • Razzi a CM: ‘Io, il mio amico Kim, la Corea del Nord e la Juve. E Lotito molli lo scudetto'

    Razzi a CM: ‘Io, il mio amico Kim, la Corea del Nord e la Juve. E Lotito molli lo scudetto'

    • Andrea Sereni
    “I giorni in cui ci sono stati i primi contagi ero in Spagna, da mio figlio. Sono rientrato giusto in tempo in Italia, nella mia Pescara, rischiando di rimanere bloccato lì. Adesso approfitto della quarantena per dialogare con i giovani, faccio due dirette al giorno su Instagram”. La voce di Antonio Razzi è sempre squillante, viva. Segue tutto, dalla politica al calcio, e non ha peli sulla lingua. Incurante dei giudizi altrui, dà sfogo ai suoi pensieri. L’ex senatore nel corso degli anni in Parlamento ha stretto un rapporto privilegiato con Kim Jong-un, il dittatore della Corea del Nord riapparso poche ore fa in pubblico, per l’inaugurazione di una fabbrica di fertilizzanti, dopo le voci circolate negli ultimi giorni secondo cui sarebbe stato in gravi condizioni, se non addirittura morto, dopo un intervento chirurgico andato male.
     
    Lei è grande amico di Kim Jong-un, come sta?
    “E’ stato male, ma so che ora sta sempre meglio. E’ in convalescenza, sta bene”.
     
    Come è stato per lei vedere un nordcoreano giocare nella sua squadra del cuore, la Juve? 
    “Sono stato contento. In Corea tutti mi parlavano di lui, volevano organizzare un’amichevole a Pyongyang, al May Day Stadium. Per loro era un grande orgoglio avere un connazionale alla Juve. Sono rimasto sorpreso della cessione in Qatar. Non vorrei che ci fosse lo zampino della politica. Forse la Juve è stata costretta a cederlo, ed è un peccato. Han è fortissimo, allenandosi con Ronaldo e Dybala poteva arrivare ad essere uno dei migliori al mondo. Nello sport non dovrebbe entrare la politica”.

    Higuain tentenna sul ritorno dall’Argentina.
    “Ho conosciuto Gonzalo a Roma, è un bravissimo ragazzo. Mi sembra strano questo atteggiamento, è incredibile. Mi diceva: ‘Con Sarri farò bene, amo la Juve’. E adesso? Non so cosa è successo. Se è per la mamma che non sta bene posso anche capirlo, ma altrimenti…è senza vergogna. L’Italia gli ha dato tanto, non può scappare e continuare a rinviare il ritorno”.

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