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  • Reggiana-Carpi:| Le voci dallo spogliatoio

    Reggiana-Carpi:| Le voci dallo spogliatoio

    • Tommaso Savina

    È una 26° giornata ricca di significati questa che vede scontrarsi sotto un sole primaverile Reggiana e Carpi. Nonostante tra le due tifoserie non ci siano avversità storiche, i confini provinciali e i 42 km che dividono le due città fanno sì che si possa parlare di derby. Ma non sono solo i campanilismi a offrire spunti interessanti. La posizione di classifica obbliga entrambe le squadre a giocarsi questa partita per vincere: la Reggiana, orfana di Alessi, cerca i tre punti per allontanarsi il più possibile dalla zona playout; il Carpi, d'altra parte, non può permettersi di lasciare punti per strada se vuole raggiungere tramite i playoff lo storico traguardo della serie B. Inoltre oggi è anche il giorno dell'inaugurazione del nuovo nome dello stadio reggiano, che da 'ex Giglio' diventa 'Città del Tricolore'. Il primo tempo inizia con un sostanziale equilibrio fino a quando al 22', alla prima vera occasione da gol, il Carpi passa in vantaggio: azione convulsa al limite dell'area granata, Concas approfitta di un errato disimpegno di Viapiana e con uno splendido tiro al volo di sinistro insacca alla sinistra di Silvestri. Imparabile. La prima frazione di gioco si conclude con la Reggiana sotto di una rete e travolta da una bordata di fischi provenienti dagli spalti. Il secondo tempo è subito caratterizzato dall'espulsione del centrocampista granata Ardizzone, il quale a causa di una protesta è costretto dall'arbitro ad abbandonare il campo per doppia ammonizione. Paradossalmente l'inferiorità numerica sprona gli uomini di Zauli, i quali caricati dall'ingresso in campo dell'attaccante Mario Gurma preoccupano più volte il portiere avversario Mandrelli. Il Carpi, invece, preferisce difendersi. Strategia che non paga, perché all'85' su cross da destra di Iraci il capitano granata Zini colpisce di testa e ristabilisce il punteggio in parità. I tre minuti di recupero non permettono ai biancorossi di reagire. Pareggio e contestazione da parte di entrambe le tifoserie nei confronti di squadre e allenatori. 

    REGGIANA

    L'allenatore della Reggiana, Lamberto Zauli: 'Nonostante le critiche ricevute dai giornalisti, io ho visto un buon primo tempo: abbiamo creato diverse occasioni da gol e rischiato pochissimo. Peccato aver subito gol al primo tiro avversario. Nel secondo tempo abbiamo reagito all'espulsione di Ardizzone - ingiusta peraltro - con carattere, orgoglio e coraggio fino al giusto pareggio raggiunto grazie al nostro capitano. Oggi dovevamo vincere, però con il Carpi, che è anche la migliore difesa del torneo, sapevamo che non sarebbe stato facile. La formazione? Le mie scelte sono dettate dal fatto che ho in squadra almeno 16-17 giocatori che possono essere ritenuti titolari. Troppe espulsioni? È vero, però c'è da dire che è difficile per giocatori giovani come i nostri giocare in un'atmosfera del genere. C'è molta tensione. Di certo c'è che la mia squadra farà di tutto per centrare la salvezza'.

    Il difensore della Reggiana, Massimiliano Mei: 'Purtroppo le contestazioni ci condizionano nel rendimento. Oltretutto questo è un periodo sfortunato: prendere gol alla prima occasione avversaria taglierebbe le gambe a qualsiasi squadra. Anche l'espulsione è un episodio che ci penalizza. Però siamo stati bravi a reagire. Il gol del capitano deve essere il punto di partenza per un'inversione di marcia. Vogliamo raggiungere la salvezza al più presto'.

    CARPI

    L'allenatore del Carpi, Egidio Notaristefano: 'Era una partita che, grazie alla superiorità numerica, dovevamo assolutamente vincere. L'unica disattenzione difensiva l'abbiamo pagata cara. Sull'azione del gol, poi, non sono sicuro che la rimessa laterale fosse da dare a loro. Con questo non voglio dare la colpa del pareggio all'arbitro, siamo noi che dovevamo sfruttare le occasioni che ci sono capitate mettendo il risultato al sicuro'.

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