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  • Regragui, il ct del Marocco: 'Porte aperte a Brahim Diaz. Cheddira mi ricorda Schillaci'

    Regragui, il ct del Marocco: 'Porte aperte a Brahim Diaz. Cheddira mi ricorda Schillaci'

    Il ct del Marocco, Walid Regragui ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Amrabat è un giocatore fortissimo e sono contento che grazie al Mondiale il suo valore sia stato riconosciuto universalmente. Senza il Mondiale poteva rischiare di passare al lato della gloria. Grande cuore, atleticamente un mostro, sa fare tutto. Ci ha messo un po’, ma ha finalmente capito qual è il suo ruolo, quali sono le sue reali possibilità e capacità". 

    CHEDDIRA - "Il suo è un profilo raro che apprezzo molto: non è cresciuto in un centro di formazione, è un tipo fresco, crudo, un po’ come Totò Schillaci a Italia 90. Viene da un calcio che amo, quello della strada. Ha vissuto una Coppa del Mondo partendo dalla Serie B, ha segnato, è stato importante. Deve continuare a lavorare, spero che il Bari sia promosso e che vada in Serie A per continuare a progredire. Ha qualità differenti, non è formattato come tanti giocatori del giorno d’oggi. E la cosa l’aiuta". 

    SABIRI - "Un giocatore di grande talento che non è ancora esploso, un po’ come Amrabat qualche tempo fa. Deve ancora lavorare a livello mentale, perché ha tutto: grosso, forte, tecnico, gran tiro. È ciò che gli ho detto in questi giorni: capisco le sue difficoltà alla Sampdoria ma deve crescere come è cresciuto Amrabat alla Fiorentina, perché può esplodere. Il rigore tecnico del campionato italiano gli fa bene: a me i giocatori che arrivano dalla Serie A piacciono molto perché portano un’identità tattica differente a quella degli altri campionati". 

    BRAHIM DIAZ - "L’ho incontrato, ci siamo presi un caffè e abbiamo parlato bene e a lungo. Ha il papà marocchino e la mamma spagnola, un’identità ancora più mista. È cresciuto in Spagna e nelle nazionali giovanili spagnole, ha debuttato con la Spagna. Al momento non è nemmeno diviso, si sente spagnolo. Ha tutto il mio rispetto. Gli ho solo detto che quando questa sua riflessione sarà finita se vorrà venire da noi le porte per lui sono aperte, ma al momento non c’è discussione". 

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