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  • Roma-Cska Sofia, le pagelle di CM: Mayoral confuso e infelice. Pau Lopez evita il ko

    Roma-Cska Sofia, le pagelle di CM: Mayoral confuso e infelice. Pau Lopez evita il ko

    Roma-Cska Sofia 0-0

    Pau Lopez 7: Il portiere di coppa si spaventa un po’ ma nel primo tempo di fatto non viene impiegato se non per guidare la difesa e raccogliere i palloni vicino ai tabelloni di un Olimpico più silente di un convento di suore di Clausura. Nella ripresa, invece, è tutta un’altra musica:  subito un pericolo respinto centralmente poi la parata sul primo palo su Henrique e infine altre due interventi per salvare le dormite dei compagni.

    Fazio 5,5: Ha un solo alibi ovvero la presenza di Bruno Peres qualche metro più avanti. Così l’argentino è costretto a mettere “in mostra” tutti i difetti legati a velocità e smalto perduto.  Fonseca gli chiede maggior coraggio in impostazione e spinta offensiva, e in questo l’ex Siviglia è ancora uno dei migliori del reparto.

    Smalling 6,5: Welcome back, anche in campo. Dopo tre mesi di passione e paure torna come un obelisco rassicurante al centro della difesa romanista. L’inizio del secondo capitolo della saga stava per iniziare col botto, ma l’arbitro gli annulla il gol per fuorigioco. Poi mostra tutte quelle doti di anticipo che erano mancate al reparto in questi lunghi mesi. (11’st Juan Jesus 5: certo che è come passare da Report a Non è la D’Urso)

    Kumbulla 6: L’albanese dal gol pesante stasera si concede una pausa. In fase di impostazione deve prendere lezioni di canto come un partecipante di X Factor agli Home Visit, ma tutto il resto gli garantirà un palco sicuro nella Roma di oggi e di domani. Anche a lui Fonseca chiede maggior coraggio nel avanzare il raggio d’azione. Lo fa quando serve.

    Bruno Peres 4,5: Mazikou gli appare come il Majin bu di Dragon Ball e lo spaventa sin troppo nella prima mezz’ora mostrando tutti i limiti difensivi del Bruno che purtroppo non viene da Nettuno. Quando spinge fa vedere le cose migliori, poche.  Ma non è nemmeno un tornado. Il problema è che le alternative non sono poi tanto meglio. Nella ripresa si sposta a sinistra. E non cambia nulla.

    Cristante 5,5: In alcune tribù basta un dente di lupo per sentire misticamente la forza dei re del passato.  La fascia da capitano, invece,  non riesce proprio a rinvigorire Cristante.  Almeno nella prima mezz’ora.  Morbido su Shankarè, poco preciso in impostazione. Poi con il Cska meno audace ritrova quei metri davanti che gli occorrono per tornare con la mente alle glorie bergamasche (e azzurre).

    Villar 6: Il primo esonero in Svizzera è andata male, ma al secondo appello europeo della stagione lo spagnolino di Murcia balbetta meno. Dopo due minuti impegna Busatto dalla distanza e alla mezz’ora regala un cioccolatino a Mkhitaryan per poi sfoderare un’eleganza nobiliare e una pulizia di gioco che va monitorata e preservata. Con calma, perché c’è ancora da lavorare in fase di copertura. Ripresa sul sofà. E così non va.

    Spinazzola 5,5: Ha la leggerezza del giocatore di padel quando va sotto rete cercando il punto buono come al 15’ quando con tiro-cross coinvolge seriamente il portiere del Cska. Così facendo facilita la possibile infilata alle spalle, ma rappresenta il vero fattore di sorpresa di un attacco che fatica a costruire. Incontenibile quando decide di raggiungere il fondo, ma spesso all’ultimo la scelta è fallata. (1’st Karsdorp 5,5: più dentro dal campo, meno sorprendente davanti e comunque non irresistibile dietro)

    Mkhitaryan 5,5: E’ il titolare di reparto che Fonseca è costretto a schierare causa panchina cortissima. La stanchezza di San Siro però è ancora sui polpacci dell’armeno che nella prima mezz’ora non trova cenni di intesa con Perez e Mayoral. Decisamente più intriganti i duetti con Spinazzola e Villar. Con quest’ultimo mette su un ritornello che finisce sulla traversa più per la poca cattiveria che per la sfortuna.  (1’st Pedro 6,5: Averlo in squadra è un lusso sottovalutato. Entra senza pensare alla stanchezza, illumina, regala palloni di platino. Ma non tutti lo capiscono, stasera nemmeno Dzeko)

    Carles Perez 5: La tonsillite è passata, ma per eliminare pure la bruciatura di stomaco per le recenti panchine dovrebbe fare molto di più quando ne ha l’occasione. La prima fiammata arriva al 40’ quando serve Mayoral dopo un bell’affondo centrale. Il guardalinee chiama il fuorigioco, ma non sembra esserlo. Nella ripresa il copione non cambia e l’unico segnale arriva da un sinistro ciancicato dalla distanza. (30’st Pellegrini 6: altro big che fa sentire la presenza impegnando subito Busacca)

    Mayoral 4: Anche per lui secondo esame di fila in Europa League. Borja parte dietro provando a fare il Dzeko, ma non ha né il fisico né gli occhi della tigre di Edin così spesso va a scontarsi con la difesa bulgara. Guadagna falli e mostra una tecnica di base di scuola Real, ma sembra ancora un pesce di lago in mare aperto. Nella ripresa ha due occasioni, ma arriva in ritardo su entrambe. L’ endorsement di Bruno Peres non ha aiutato.  (24’st Dzeko 5: ci risiamo. Si riprende di forza il centro dell’attacco e dopo 5 minuti mette in imbarazzo tutta la difesa bulgara. Poi trova due volte Busacca prima di divorarsi un gol che urla vendetta)

    Fonseca 5: Impegno morbido e turn over meno invasivo rispetto a Berna, ma il copione rispetto alla Svizzera non cambia. La Roma B fa flop totale e il portoghese è costretto a richiamare i “grandi” dalla panchina.  Stavolta però la fortuna non lo assiste e anzi rischia il ko senza le parate di Pau Lopez. Anche sulle riaggressioni sulle palle perse la Roma arriva spesso in ritardo. Restano i 14 risultati utili di fila. Ma solo quello.


    CSKA SOFIA 

    Busatto 6,5

    Vion 5,5 (42’ Turitsov ng)

    Antov 6

    Zanev 6

    Mazikou 6,5

    Youga 7 (36’st Beltrame ng)

    Geferson 6 (36’st Rodrigues ng)

    Sinclair 5,5 (21’st Henrique 6,5)

    Sankharé 6,5

    Yomov 6

    Sowe 6

    Morales 7


     

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