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  • Roma, De Rossi: 'Col Feyenoord un brivido in più, dobbiamo passare. Non cerco solo i gol da Lukaku e Dybala'

    Roma, De Rossi: 'Col Feyenoord un brivido in più, dobbiamo passare. Non cerco solo i gol da Lukaku e Dybala'

    Ancora il Feyenoord, ancora l'ostacolo olandese sulla strada verso un trofeo europeo. Domani sera alle 21, in un Olimpico sold out, la Roma si gioca l'accesso agli ottavi di Europa League contro la squadra di Slot. All'andata è finita 1-1 col gol di Lukaku a recuperare lo svantaggio e offrire una doppia chance stasera ai giallorossi. Ecco le parole del tecnico Daniele De Rossi alla vigilia del match

    Come sarà l’approccio domani sera?
     “Dal punto di vista della formazione se loro recuperano quei due tre giocatori cambierà qualcosa per loro rispetto ma l’atteggiamento sarà simile perché abbiamo pareggiato e nessuna squadra sta con l’acqua alla gola che deve vincere e deve fare tot gol e non sarebbe un follia se vedessimo una gara simile”

    La tua Roma ha segnato con 8 marcatori diversi. Domani è lecito chiedere qualcosa di più a Lukaku e Dybala?
     “Quando analizziamo quello che ci stanno dando i giocatori dobbiamo analizzare un po’ di più del semplice gol. Per voi giornalisti è la cosa più semplice io valuto le prestazioni e loro stanno entrando in quella che è la mia idea di quello che voglio. Sono contento di loro e dovremo passare con o senza i loro gol”.

    Domani ci sarà il record di presenze. Si gioca 11 contro 11 ma quanto può fare la differenza?
     “E’ una cosa che non ci lascia indifferenti. Nei nostri primi giorni avevamo detto che volevamo ricreare unione visto che c’erano un po’ di divisioni e volevamo riportare tutti allo stadio e più di così non ne entrano. Siamo contenti ed è una responsabilità in più. Se fossero stati qualche migliaio in meno sarebbe stato lo stesso”.

    E’ il primo bivio della sua carriera come allenatore. Quanto sposta questo risultato per lei?
     “Più che un bivio direi che è una partita decisiva perché può portarci fuori o continuare come vorremmo tutti, sentiamo quel brivido delle gare da dentro o fuori, nella mia carriera ne ho giocate tante e da allenatore devo occuparmi di ose diverse ma la preparo nella stessa maniera. Le cose che preparo sono le stesse che preparerei se volessi vincere una partita di campionato”.

    Come sta Ndicka? Con Smalling si può giocare soltanto a tre?
    “Ndicka sta bene, con noi ha fatto un solo allenamento perché ha avuto un po’ d’influenza ma ora sta meglio. Ieri era un giorni di scarico non sarà al 100% ma verrà in panchina e ci darà una mano se servirà. Per quanto riguarda l’ingresso di Smalling a Frosinone e la difesa a tre, l’ho messa perché volevo fare una sostituzione che permettesse a lui di entrare. Il mio obiettivo era quello di farlo giocare e farlo rientrare con i compagni. Era una situazione tranquilla e abbiamo messo un difensore in più. Lui ha giocato sia 4 che a 3 e se capiterà di giocare a 3 lui si ricorderà come farlo.

    Hai le idee chiarissime su chi giocherà domani. Volevo capire il ragionamento sul ballottaggio della catena di sinistra.
     “Sceglierò come sempre quello che penso mi possa far vincere la partita. Sceglierò i giocatori non solo a sinistra. Si fanno mille ragionamenti diversi quando si preparano le partite ravvicinate e sceglierò quelli che potenzialmente mi possono far vincere. Sarà così anche per la prossima e quella dopo”.

    L’Europa League è il giardino di casa di Lukaku, Dybala è il giocatore con più talento. Tocca a loro prendere per mano la Roma?
    “Penso che al di là della partita di domani qualsiasi squadra ha bisogno di tutti i giocatori. Ci sono tanti esempi nel calcio di giocatori molto forti che provano a prendere per mano le squadre e non i riescono perché il resto non funziona o viceversa. Penso che loro giocheranno e saranno importanti per noi come lo sono stati adesso fino ad adesso. Da loro ci si aspetta sempre la doppietta o la giocata fino a effetto ma a me interessa che la Roma passi il turno e loro dovranno essere dentro la partita anche senza segnare. Magari faranno un assist o lavoreranno in una certa maniera per farci fare gol. Sarei contento per loro se riuscissero a segnare perché è importante per gli attaccanti. A me non interessa chi segna o meno, se fai una cosa che porti sempre lo stesso a segnare va bene lo stesso”.

    La preoccupano i pochi clean sheet o se è normale subire quando si rischia di più?
    Il clean sheet racconta spesso storie diverse, a Frosinone potevamo prendere gol, per una serie di circostanze non è arrivato. Con l’Inter abbiamo preso 4 gol ma non avevamo concesso molto. Il clean sheet è importante, ma la squadra deve essere equilibrata, non dobbiamo scoprirci troppo. Dobbiamo essere più precisi con la palla e attenti in fase difensiva, il Feyenoord ha sempre segnato e subisce molto poco. Qualcosa subiremo, ma dovremo essere bravi a fare il nostro gioco.


     

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