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  • Roma, Diawara: 'Nessuno credeva in me? Normale. Ecco perché ho scelto il 42'

    Roma, Diawara: 'Nessuno credeva in me? Normale. Ecco perché ho scelto il 42'

    Ecco le parole di Amadou Diawara in un'intervista rilasciata a Sky Sport

    Come stai? Che effetto ti ha fatto tornare ad allenarti a Trigoria? Quanta voglia hai di tornare a giocare?
    Io sto bene. Non vedevo l’ora di allenarmi con i compagni, anche se ora lo stiamo facendo individualmente. Volevo tornare a Trigoria, incontrare i compagni anche se a distanza e fare le cose che facevamo prima.

    All’inizio giocavi poco, poi sei diventato titolare e ti sei inserito alla perfezione nel gioco di Fonseca.
    Sì, è così. Venivo da un anno a Napoli nel quale avevo giocato poco. Quindi sapevo che alla Roma avrei dovuto dare il 100% quando mi sarebbe stata data l’opportunità. Ho capito cosa voleva Fonseca da me e dagli altri centrocampisti e mi sono inserito bene.

    Cosa ti chiede Fonseca?
    Chiede di mettersi bene col corpo, venire ad aiutare i centrali nell’uscita di palla, vuole uscire con la palla a terra. È un gioco divertente.

    Hai scelto la numero 42 per Yaya Touré. Che cosa ha rappresentato per il calcio africano?
    È stato sicuramente un grandissimo giocatore e un simbolo. È uno dei più importanti in questo ruolo in Africa, a me piaceva tantissimo la sua visione di gioco, la sua tranquillità. Mi faceva impazzire da piccolo.

    Devi fare qualche gol in più. 
    Sì per assomigliare ancora di più a lui. Ma col lavoro potrò arrivarci.

    C’era scetticismo nei tuoi confronti, sei arrivato in una trattativa particolare. Quando hai capito di aver vinto la scommessa?
    Era normale, venivo da un anno in cui avevo giocato poco, mi ero anche fatto male. Sono andato in Coppa d’Africa e sono tornato prima per allenarmi con i nuovi compagni. Non era facile arrivare qui ed entrare nei meccanismi della squadra, sapevo che avendo continuità non avrei deluso i romanisti ed è stato così.

    Ora sarà un mini-campionato e la Roma recupera tanti giocatori. Ci saranno solo vantaggi?
    Sarà come l’inizio di campionato. Ci siamo allenati a casa, dovremo avere la forza di ricominciare e andare a mille e non perdere l’obiettivo di stare tra le prime quattro. Speriamo che si giochi per raggiungere il nostro obiettivo.

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