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  • Roma, è alta tensione tra Dzeko e Petrachi: il mercato 'dei giovani' finisce nel mirino

    Roma, è alta tensione tra Dzeko e Petrachi: il mercato 'dei giovani' finisce nel mirino

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    Dzeko e Petrachi, un binomio che a Roma non pare destinato a funzionare. Il neo-capitano giallorosso, a lungo obiettivo di mercato dell'Inter nella passata estate, è stato l'indiretto protagonista della vicenda che aveva portato all'inchiesta federale nei confronti del direttore sportivo, all'epoca dei fatti ancora un dipendente del Torino. Molto più diretto, in ogni senso, il contatto che nelle scorse ore è andato in atto tra i due per l'agitato post-partita dello scorso week-end a Reggio Emilia.

    CLIMA TESO - Petrachi è stato tutt'altro che tenero nei confronti dei giocatori della Roma già a cavallo tra il primo disastroso tempo contro il Sassuolo e una ripresa all'assalto nel tentativo di ribaltare il risultato. Una sfuriata in piena regola che non è stata gradita del tutto dai vertici societari e che ieri pomeriggio ha avuto un seguito a Trigoria, ma dai toni più sfumati. Il ds giallorosso ha invitato il gruppo guidato da Fonseca a reagire, a tirare fuori il carattere e l'orgoglio smarriti per riprendere la corsa verso il quarto posto. E al termine della seduta di allenamento si è intrattenuto proprio con Dzeko, per manifestargli il disappunto per le critiche riservate fondamentalmente alla costruzione della squadra da lui operata in estate e nell'ultima finestra di mercato.

    PETRACHI NEL MIRINO - Il centravanti bosniaco, fresco di fascia da capitano dopo la partenza di Florenzi, non ha usato mezze misure per lamentarsi - prima in campo con l'allenatore e poi ai microfoni dei giornalisti presenti - per l'eccessiva gioventù di molti degli attuali interpreti nella formazione romanista. Troppi ragazzi con poca esperienza e uno spirito di appartenenza tutto da costruire e che fatica ad emergere soprattutto nei momenti più complicati. Dzeko ha parlato di mancanza di qualità, facendo da cassa di risonanza anche alle lamentele di Fonseca, che avrebbe voluto rinforzi più pronti dei vari Ibanez, Villar e Carles Perez. Operazioni probabilmente figlie della fase di transizione che precede il sempre più probabile cambio di proprietà, che metterà inevitabilmente sotto osservazione anche la posizione per il futuro dello stesso Petrachi.

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