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  • Roma e arbitri, un 2018 da cancellare. Ecco tutti gli episodi a sfavore

    Roma e arbitri, un 2018 da cancellare. Ecco tutti gli episodi a sfavore

    Nel 2018 della Roma, tra le cose da dimenticare non ci sono solo le sconfitte sul campo, ma rientrano a pieno titolo una sequela infinita di errori arbitrali che, da gennaio, condizionano con puntualità disarmante il cammino della Roma. Sono 11 - secondo uno studio di ForzaRoma.info - le partite condizionate dagli arbitri in questo anno solare.


    DALLA SAMP AL MILAN - Il primo errore in Sampdoria-Roma, del 24 gennaio scorso. Strootman salta Ferrari con un dribbling al limite dell’area, il difensore lo butta giù, ma per l’arbitro non c’è niente. Sul contropiede blucerchiato arriva un fallo di mano di Kolarov. Orsato va al Var, rivede l’azione e assegna il rigore, trasformato da Quagliarella. Finirà 1-1 con Dzeko che segnerà il pareggio quasi allo scadere. Un mese dopo si gioca Roma-Milan. I giallorossi non passano un momento felice e perdono, probabilmente anche con merito, per 0-2. Nel primo tempo però, sullo 0-0, Pellegrini finisce giù in area colpito da Rodriguez. Il centrocampista si sbraccia, ma per Mazzoleni è tutto regolare. Il replay darà ragione al romanista. Un paio di settimane prima, in Roma-Benevento, i giallorossi batteranno l’ultimo rigore in campionato, fino a quello di ieri tirato da Kolarov. Quasi 10 mesi senza.

    NUOVA STAGIONE - I giallorossi possono recriminare con gli arbitri per 6 partite su 14 giocate in questa Serie A. La prima svista è arrivata in Empoli-Roma, finita comunque con la vittoria romanista. Merito anche dell’errore di Caputo, che ha calciato alto un rigore che definire generoso è eufemistico. Nella sconfitta casalinga contro la Spal, il match viene sbloccato da un altro rigore generoso assegnato contro da Pairetto, per un fallo di Luca Pellegrini su Lazzari, che scivola dopo una leggera spinta da dietro. A Napoli, con la Roma in vantaggio per 1-0, stavolta la spinta da dietro in area su Dzeko non è valsa il rigore. Episodi analoghi, scelte diverse. La partita successiva, Roma in trasferta a Firenze e match sbloccato da un rigore letteralmente regalato ai viola, dopo un calcio in faccia di Simeone a Olsen. Nonostante il check del Var, decisione confermata. Arriviamo così alla trasferta di Udine, una delle peggiori partite giocate dai giallorossi quest’anno. Sullo 0-0 però, Pellegrini protegge palla in area e viene steso da dietro. Anche qui, niente. Il cerchio si chiude poi con la serata di ieri. Infine ieri il rigore non dato a Zaniolo contro l'Inter che probabilmente porterà alla squalifica di Rocchi e dell'assistente Var Fabbri. 

    FURTI CHAMPIONS - Nella scorsa stagione, gli episodi più importanti su cui recriminare, i giallorossi li hanno avuti in Champions. Nell’andata dei quarti di finale con il Barcellona, l’olandese Makkelie fu protagonista per due rigori negati ai giallorossi. Il primo per un fallo di Semedo su Dzeko, arrivato sullo 0-0. Il secondo per un altro di Umtiti su Pellegrini.Errori decisivi anche nella semifinale: all’andata il 5-2 del Liverpool è stato incontestabile, ma sul gol del 3-0 segnato da Mané, Salah partiva in fuorigioco (proprio a un passo dall’assistente). Al ritorno, l’episodio più grave, con il mani di Alexander-Arnold a parare un tiro di El Shaarawy sul 2-2. Sarebbe stato rosso e rigore, con mezz’ora da giocare e la qualificazione ancora in ballo. Dopo il match Pallotta si fece sentire, invocando il Var anche in Europa che arriverà già agli ottavi. Cambierà qualcosa? 

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