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  • Roma, è gelo tra Totti e Baldini

    Roma, è gelo tra Totti e Baldini

    Normalmente tre indizi fanno una prova. Quando questi, però, raggiungono i cinque, si è for­se in presenza di una realtà. La nuova Roma formato Usa, nono­stante le dichiarazioni rilasciate sia da DiBenedetto - « Totti è un mago» - che da Sabatini - «Francesco è co­me la luce del tramonto sui tetti di Roma: non finisce mai» - non è (an­cora) entrata nel cuore di Totti. E probabilmente il peso di un’icona co­me il capitano giallorosso offusca (almeno per ora) un progetto che più volte è stato definito «giovane e rivoluzionario». Incomprensioni (o mancanza di comunicazione diret­ta) tra chi, come Totti, sono 18 anni che è abituato ad essere al centro del mondo giallorosso - sia dentro che fuori dal campo (basti ricordare la partecipazione alla ricapitalizza­zione del club, le difese reiterate di Rosella Sensi, le telefonate ai cal­ciatori per farli venire alla Roma) -e chi invece, come la nuova pro­prietà, vorrebbe che il campione si limitasse esclusivamente a fare il calciatore.


    TENSIONI - L’escalation della vis polemica è stata lenta ma inesora­bile. Si è partiti con l’invito aScala,amico e preparatore del numero dieci, di occuparsi solo dei muscoli di Totti e non della squadra, come ora­mai era routine a Trigoria. Si è con­tinuato con il mancato rinnovo con­trattuale di un fisioterapista molto vicino al capitano. Qualche giorno fa, ci sono poi state le dichiarazioni di Totti aRoma Channel- «Non ho mai visto la nuova proprietà, spero solo che stiano lavorando nel verso giusto» - alle quali ha replicato ieri Baldini in un’intervista a “La Re­pubblica”: «Totti ha davanti ancora 4-5 anni di carriera se saprà guar­dare solo al calcio e non farsi carico di altro. Deve liberarsi della sua pi­grizia e di chi usa il suo nome, anche a sua insaputa. Deve smettere di la­sciar fare: più leggero sarà, più lon­tano andrà col pallone». Parole che il capitano giallorosso non ha gradi­to perché il riferimento, nemmeno troppo velato, era proprio a Scala, divenuto - suo malgrado - il pomo della discordia. Urge un colloquio fra i due, possibilmente vis a vis, proprio per non minare sul nascereun progetto che già troppe volte è stato definito «giovane e rivoluzio­nario».


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