Roma, finché c'è Dzeko c'è speranza. E se la Lazio perde, la goduria è doppia!
Roma infelice in questi giorni e settimane, chiusa in un suo privato e labirintico lockdown societario, umorale e ambientale. Infelice, o meglio: la sostenibile capacità di essere infelice. Infelice della sua proprietà: Pallotta con la Roma, se davvero è questione di conti, ci ha pure fin qui rimesso soldi, ma in città tutti lo pensano e lo vivono come uno che della Roma ha approfittato. Infelice nella sua attesa del Messia: di Friedkin Settimo Cavalleria non si sente la tromba e neanche si vede la polvere levata in lontananza dai cavalli al galoppo. Friedkin non arriva e l'Arabo non è mai esistito. Infelice la Roma e infelici i suoi tifosi nell'epopea narrata dei migliori giocatori sempre venduti. Il che sarà anche abbastanza vero, però l'epopea ha sviluppato la sindrome sordiana dello "a me mi ha rovinato la malattia, dovevo sta' a Londra...". Infelice nella classifica: perché l'Atalanta valla a prendere... E Atalanta presa è la Champions, quindi valla a prendere la Champions lassù. Infelice nell'anno infelice: sulla Roma per molto dell'anno l'incubo della Lazio scudetto.
Che non ci siano pasti gratis per la Roma stasera si vede già dopo 6 minuti: Audero fa miracolo su Dzeko. Tre minuti dopo Pastore salta sampdoriani come birilli e trova...Audero. La Samp in campo è la sorella tosta della squadra materasso contro l'Inter e al minuto 11 Diawara regala a Gabbiadini la palla del vantaggio sampdoriano. Minuto 19: Audero para su Mkhitaryan. Minuto 21, Diawara ne fa un'altra di fesseria, stavolta è Mirante devia, palo e corner. E a Bergamo è Lazio in vantaggio di due gol... Piove sul bagnato: Veretout fa un bellissimo gol. Viene annullato via Var perché, prima che Veretout tirasse, la palla ribattuta dalla difesa rimbalza sul gomito di Perez, gomito del tutto attaccato al corpo. Gol annullato secondo regola, regola folle. E sensazione diffusa e profonda che per la Roma non è serata. Minuto 33 e Mirante salva, risalva al minuto 42. Roma va all'intervallo sotto nel punteggio e sotto di umore. Al minuto 49 Mkhitaryan meriterebbe il gol ma a questo punto l'idea che si diffonde in campo e in panchina e davanti alla tv è che, anche si giocasse fino all'una di notte, sorte, piedi e testa il gol alla Roma non lo daranno.
Poi Fonseca mette dentro tre in maggiore salute calcistica dei tre che mette fuori. E al minuto 64 Pellegrini inventa per Dzeko che al volo e con un colpo solo intercetta, doma e spara palla in rete. Due minuti dopo Kolarov fa quasi 2 a 1 e due minuti ancora sempre Kolarov ed è palo su punizione. Non è la Samp che si è squagliata, è la Roma che gioca in undici. Si può fare ciò che prima sembrava impossibile. E a Bergamo è 2 a 2 tra Atalanta e Lazio... Under per Perez, ma non se ne accorge nessuno, di Under. Si accorge che è il momento della gioia invece Dzeko che a cinque dal novantesimo ancora calcia al volo e ciao Audero e ciao Samp. E a Bergamo è 3 a 2 per l'Atalanta... Roma vince, Lazio perde, una gioia, anzi due. La Roma può smettere il volto triste, distendere l'aria corrucciata, farsi un petting con la felicità. Finché c'è Dzeko c'è speranza.
IL TABELLINO
Roma-Sampdoria 2-1 (0-1 primo tempo)
Marcatori: 11′ Gabbiadini, 65′, 85′ Dzeko
Assist: 65' Pellegrini, 85' Cristante
Ammoniti: 38′ Jankto, 58′ Bereszynski, 81′ Mkhitaryan
Roma (4-2-3-1): Mirante; Bruno Peres (60′ Zappacosta), Ibanez, Smalling, Kolarov; Veretout, Diawara (60′ Cristante); Carles Perez (72′ Under), Pastore (60′ Pastore), Mkhitaryan (85′ Kalinic); Dzeko.
A disp.: Fuzato, Mancini, Zappacosta, Spinazzola, Fazio, Cristante, Pellegrini, Perotti, Villar, Kluivert.
All.: Fonseca
Sampdoria (4-5-1): Audero; Bereszynski, Tonelli, Yoshida, Augello (81′ Murru); Depaoli, Thorsby, Ekdal, Linetty (70′ Ramirez), Jankto (63′ Leris); Gabbiadini (63′ Bonazzoli).
All.: Ranieri
Arbitro: Calvarese della sez. di Teramo