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  • Roma, Heinze leader:| Ne fa le spese Juan...

    Roma, Heinze leader:| Ne fa le spese Juan...

    • V.N.

    'Klose, stavolta non passi'. Gabriel Heinze prepara la vendetta. A 15 mesi dal quarto di finale del Mondiale sudafricano, l'argentino di origini italo-tedesche è pronto al riscatto contro l'attaccante biancoceleste. Era il 2 luglio 2010 e Klose realizzò una doppietta sotto il naso di Heinze e Burdisso permettendo alla Germania di tramortire per 4-0 l'Argentina e di approdare alle semifinali contro la Spagna. I due 33enni si ritroveranno di nuovo faccia a faccia domenica 16 all'Olimpico. 'Klose è fortissimo e so che ha già segnato alla Roma, dovremmo stare attenti', dice Heinze che di campioni nel corso della sua carriera ne ha conosciuti tanti. Da Ronaldo a Rooney passando per Ronaldinho, Giggs e Zidane. Frutto di una carriera, spesa tra l'Old Trafford e il Bernabeu, che ha conosciuto una seconda rinascita proprio all'ombra del Colosseo.

    'Ho vestito tante maglie importanti, ma per me è un onore vestire quella della Roma. Qui c'è un ambiente fantastico e il progetto mi ha convinto subito', aveva detto l'argentino dagli occhi di ghiaccio al momento del suo arrivo a Roma. Per guadagnarsi quella da titolare, però, Heinze ha dovuto sudare le fatidiche sette camicie. Partito inizialmente alle spalle di Juan e Burdisso, l'ex difensore del Real era stato scavalcato anche da Cassetti (schierato al suo posto nella sciagurata doppia sfida contro lo Slovan) e dal arrivo dell'ultim'ora: Kjaer. Sono bastati 90 minuti (quelli contro il Cagliari all'esordio) per convincere Luis Enrique ad affidare le chiavi della difesa a Heinze, oggi punto fermo del reparto arretrato e leader indiscusso fuori e dentro il campo.

    El Gringo (lo straniero, soprannome affibbiatogli in Argentina per via delle sue origini italo-tedesche) sarà al suo posto anche contro la Lazio, ma non parlategli di emozione. 'Quella si vive solo quando ti nasce un figlio', risponde tutto serio. L'ascesa di Heinze è combaciata però con il tracollo di Juan. Il brasiliano non ha giocato nemmeno un minuto dall'inizio della stagione ed è deluso dall'atteggiamento di Luis Enrique.

    (Leggo - Edizione Roma)

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