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  • Roma, i casting di Friedkin: Paratici o Rangnick come ds più il ritorno di Gandini. E a gennaio...
Roma, i casting di Friedkin: Paratici o Rangnick come ds più il ritorno di Gandini. E a gennaio...

Roma, i casting di Friedkin: Paratici o Rangnick come ds più il ritorno di Gandini. E a gennaio...

  • Francesco Balzani
La rivoluzione d’ottobre di Friedkin è in pieno atto. Dopo aver scoperto un profondo rosso da brividi (-242) sul bilancio lasciato in eredità da Pallotta e aver chiuso un mercato comunque più che sufficiente, il magnate texano sta pensando a dare stabilità al progetto con il delisting dalla Borsa, un nuovo aumento di capitale e l’acquisizione di tutte le quote rimanenti. Inoltre si sta pensando ad abbandonare il progetto stadio Tor di Valle per abbracciare una nuova idea legata a un impianto più snello nella zona di Fiumicino, che già è ricca di strutture commerciali e collegamenti stradali e non. Ma nel frattempo sono iniziati ufficialmente i casting per due ruoli scoperti nell'attuale Roma. Quello di direttore sportivo e quello di direttore generale. 

DIRETTORE SPORTIVO -  E’ mancata molto come figura nell'ultimo mercato dopo l’addio burrascoso di Gianluca Petrachi (durante l'era Pallotta) che i Friedkin avrebbe pure tenuto almeno fino a fine sessione. Oggi in prima fila ci sono due profili molto diversi tra loro. Quello di Fabio Paratici in possibile uscita dalla Juve dopo un anno e mezzo a dir poco nervoso e quello di Ralf Rangnick, l’ex santone del Lipsia già a un passo dalla panchina del Milan in estate. Con quest’ultimo Friedkin si è incontrato qualche settimana fa a Londra rimanendo affascinato dalla sua idea di calcio e da una leadership innata. Il profilo piace, ma ci sono pure parecchi rischi legati all'ingerenza tecnica del tedesco e all'arrivo in un contesto totalmente nuovo per Rangnick. Per questo i consiglieri (incluso Fienga) di Friedkin spingono più per la pista Paratici, al quale sarebbe stato offerto un triennale da 2 milioni a stagione. Lo juventino, già vicino un mese fa, è la pista più credibile e potrebbe incrociare di nuovo sul suo cammino Sarri, designato come eventuale sostituto numero uno in caso di addio di Fonseca. Piace anche l'italiano Andrea Berta dell’Atletico Madrid, ma è una impresa difficile strapparlo dal club spagnolo. Restano sullo sfondo i portoghesi Mario Branco​ e Luis Campos del Lille, oltre a Giovanni Rossi del Sassuolo.

DIRETTORE GENERALE - La carica lasciata scoperta da Mauro Baldissoni (poi diventato vice presidente) sarà una delle più importanti perché affiancherà il giovane Ryan Friedkin (figlio di Dan) nella gestione concreta del club. La Roma ha grande stima di Umberto Gandini, che è già stato giallorosso per quasi due stagioni. L'ex dirigente del Milan sarebbe molto felice di tornare nella capitale e - nonostante le dichiarazioni di facciata - sarebbe disposto a lasciare la carica di amministratore delegato della Lega di Basket per un ruolo così importante nel calcio. Sondato anche Damiano Tommasi, che però non si è detto interessato a quel tipo di carriera. In attesa di un grande nome l’intenzione è quella di promuovere Francesco Calvo, attuale responsabile commerciale del club. In bilico pure il ruolo di Guido Fienga, che tornerà a fare il Ceo ma potrebbe non restare a lungo per sua stessa volontà. Diverso il ruolo che andrebbe a ricoprire Francesco Totti da direttore tecnico, ma il ritorno dell'ex capitano sembra ancora lontano. Nel frattempo però è tornato il sereno con la Roma, tanto che è stato proprio lui a proporre e trattare il possibile ritorno di Rudiger in giallorosso.

MERCATO DI GENNAIO - E’ presto ma nemmeno troppo. Tra tre mesi Friedkin dovrebbe completare il primo piano di rafforzamento della Roma. Dopo il ritorno di Smalling e gli arrivi di Kumbulla, Mayoral e Pedro è previsto il ritorno di El Shaarawy in prestito con diritto di riscatto. L'affare era praticamente chiuso, ma non si è definito per mancanza di tempo. Ma occhio pure al ritorno di fiamma per Arek Milik. Il polacco, escluso dalla lista di Serie A da Gattuso, si sente ancora con la dirigenza romanista e potrebbe arrivare per poco meno di 10 milioni già a gennaio. In quel caso si riaprirebbe la porta di uscita per Dzeko. Possibile anche lo switch sulla fascia destra, con la partenza di uno tra Karsdorp e Bruno Peres

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