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  • Roma, l'iniziativa contro la violenze sulle donne è da applausi. I dettagli

    Roma, l'iniziativa contro la violenze sulle donne è da applausi. I dettagli

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    La Roma continua a vincere scudetti nel sociale. Ieri lo ha fatto grazie al sostegno su un tema delicato e importante come quello della violenza di genere. «Amami e basta». È questo lo slogan scelto per una speciale campagna contro la violenza sulle donne che sarà accompagnata da una iniziativa lodevole. La campagna è quella promossa dalla Fondazione Roma Cares attraverso un calendario che vede protagoniste le mogli e le compagne dei giocatori della Roma, presentato stamattina in Campidoglio e che sarà venduto dal 25 novembre nei Roma Store o in edicola. Il ricavato andrà a una associazione che favorisce il reinserimento nel mondo del lavoro delle donne vittime di violenza domestica.  A rappresentare le wags giallorosse c’era Amra Dzeko, moglie del capitano romanista Edin. Oltre a lei nel calendario anche le compagne di Pellegrini, Zaniolo, Pedro, Mancini, Ibanez, Santn, Pau Lopez, Fazio, Cristante, Jesus e Spinazzola. Presenti la sindaca Virginia Raggi, la ministra delle Pari opportunità Elena Bonetti e il Ceo giallorosso Fienga. 

    RAGGI - «È un’iniziativa lodevole della Roma - le parole della sindaca Raggi - di contrasto alla violenza sulle donne. Questo calendario è un progetto importante, che vuole sensibilizzare su questo tema. La Roma invece di fare il calendario con i calciatori ha lasciato spazio alle mogli che indossano la maglia Amami e basta». 
    Tra le prime a metterci la faccia c’è stata Amra Dzeko. «Sono cinque anni - le sue parole - che vivo a Roma e osservo l’attività che Roma Cares svolge. Quando mi hanno chiesto di portare avanti questa campagna contro la violenza sulle donne mi sono sentita in dovere di rispondere presente. Come madre ho ritenuto giusto spendermi per questa nobile causa, che non solo condivido, ma propongo come moglie del capitano della Roma a tutte le donne e agli uomini di sostenerla. Spero di toccare le coscienze e iniziare a cambiare le cose». 

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