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Roma, le pagelle di CM: Strootman decisivo, Nainggolan imperioso
Szczesny 6: brivido per lui su un colpo di testa di De Rossi che per poco non lo scavalca, se la cava con un sorriso rassicurante. Pochi brividi per lui.
Rudiger 7: marca stretto Keita, sembra alla lunga prendergli le misure, anche con le cattive. La sua è una partita attenta, precisa, nonostante una clientela complicata.
Manolas 7: partita diligente, attenta, silenziosa, senza andare sui nervi, quando tutto intorno sembra concorrere ad aumentare la tensione. Sempre freddo di fronte a Immobile, riesce ad incanalarne la prestazione su binari più controllabili. La sua scivolata sul tiro di Immobile involato a rete vale quasi un gol.
Fazio 7: Spalletti gli affida il compito di uscire palla al piede, lo svolge con tranquillità e la giusta autorità. Va in difficoltà quando viene puntato da Keita e Felipe Anderson, ma limita i danni.
Bruno Peres 6,5: reclama un calcio di rigore, che Banti prima assegna, poi trasforma in un calcio di punizione dal limite. Per il resto tanta corsa, magari meno qualità, ma partita attenta e precisa.
(dal 92' Juan Jesus s.v.)
De Rossi 7: chiude in scivolata - che vale quasi un gol - un’involata di Immobile, il quale lo marca a uomo quando la Roma imposta. Deciso, non perde mai la testa, è l'anima della Roma.
Strootman 7,5: l'agonismo cresce col passare dei minuti, e gli fa strappare il pallone dai piedi di Wallace in uscita, catapultandolo poi in rete.
Emerson 6,5: il suo cliente è complicato, Felipe Anderson è una brutta gatta da pelare per chiunque in questo periodo. Riesce a limitare i danni: non un derby indimenticabile il suo, ma attento e partecipe.
Nainggolan 7,5: quando va a pressare, i giocatori della Lazio sembrano quasi intimiditi dalla sua ferocia. Sua la botta da fuori che vale il raddoppio della Roma, e la tranquillità fino alla fine.
Perotti 7: l'inizio poco brillante della Roma non lo riguarda, anche se va un po' a caccia della giusta posizione. Quando si trova a tu per tu con Basta spesso lo salta, sembra sempre in grado di essere pericoloso, anche se con scarsa fortuna.
Dzeko 6,5: il duello con Wallace è di quelli stra-fisici, potenti, fatto di colpi aerei, volo, e un po’ di sana cattiveria agonistica. Uno dei duelli più belli del derby. Nella ripresa poteva essere più incisivo sugli sviluppi di un calcio di punizione, appoggia a Marchetti. Che poi gli nega il gol con un miracolo vero e proprio, senza colpe del bosniaco.
All. Spalletti 7: azzarda il 3-5-2, la sua Roma risponde con lentezza al nuovo modulo, sembra digerirlo a fatica, inizialmente. Alla lunga la Lazio arretra, Spalletti trova qualche contromisura, e la rete del vantaggio grazie alla leggerezza di Wallace. Poi la sua Roma gestisce, giganteggia, esperta e letale, ed è la sua creatura ad uscire alla distanza, al di là del modulo scelto.