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  • Roma, le pagelle di CM: Zaniolo strada giusta. Veretout senza fronzoli

    Roma, le pagelle di CM: Zaniolo strada giusta. Veretout senza fronzoli

    Roma - Borussia Mönchengladbach 1-1

    Pau Lopez 6
    : Si coccola la traversa dopo 7 minuti poi soffia su due palloni in 180 secondi e si concede una leggereza coi piedi. La pioggia che cade incessante, insomma, è l’ultimo dei problemi per lo spagnolo che man mano che passano i minuti però può tornare a respirare. Nella ripresa 

    Spinazzola 6,5: Palla al piede e petto in fuori fa sempre la sua bella figura. Come già accaduto nelle ultime uscite concede qualcosa dietro, ma nell’insieme risulta attento e autorevole in un ruolo che è destinato a vederlo ancora molte volte titolare. Di lui resta un gran senso di pulizia, come al 51’ quando va a togliere da chirurgo un pallone velenoso dai piedi di Thuram.  Quando ha la possibilità prova pure a fare male in avanti. Un singhiozzo nel finale quando per poco Thuram non segna il pari beffa. 

    Fazio 6,5: Torna a comandare? No, all’inizio torna a far danni. Dopo 7 minuti si fa scappare Bensebaini che per fortuna coglie la traversa, poi si perde Embolo che calcia a lato. Pian piano ritrova il ritmo e pure la giacca da Comandante sotto la pioggia. Da applausi un recupero proprio sullo scattante Embolo. Nella ripresa forma una linea pressoché perfetta con Smalling anche se l’attacco del Borussia non si dispera per trovare un gol. 

    Smalling 6,5: Tosto pure in campo europeo dove l’inglese ha detto la sua in svariate occasioni. Il vegano più tosto d’Inghilterra prepara un passato di pazienza e concentrazione e regala davvero pochi spunti a Thuram ed Embolo. Cerca pure la prima rete ma Sommer gli toglie la palla dal testone. Nel finale arriva un rigore ridicolo di cui di certo non è colpevole. Mettete sto' Var in Europa League. 

    Kolarov 5,5: “Autostrade deserte ai confini del mare”. Dalle parti del serbo i tedeschi nei primi minuti vanno  che è una meraviglia. Poi, a ritmi più bassi, Aleksandar riprende in mano il navigatore imponendo maggior traffico e qualche discesa delle sue. Resta in grande affanno vista l’impossibilità di riposarsi. Stringa i denti. 

    Mancini 6,5: Nell’emergenza totale ci si riscopre qualcosa che non pensavano di poter essere. Oggi Gianluca, di professione difensore centrale, si ritrova al fianco di Veretout  ma sempre con un occhio alla fase arretrata. Si addormenta sulla spaccata in area di Bensebaini e spesso si ritrova sulla stessa linea dei due centrali difensivi. Un po’ troppo.  Nella ripresa avanza di qualche passo e pian piano mostra dimestichezza col nuovo ruolo. Bravo. 

    Veretout 7: L’Highlander della Loira non si risparmia nonostante la maledizione infortuni che ha colpito tutti i suoi compagni di reparto. Corre, si sbatte, prova anche a dare un senso alle geometrie offensive di una Roma più confusa di Carmen Consoli nella famosa canzone con cambi campo e grande lucidità. A tutto questo aggiunge l’assist per la testa di Zaniolo. E ci riprova pure per Smalling. Dio lo conservi. Mezzo voto in meno per la solita palla persa in fase di transizione che gli costa il giallo.  


    Zaniolo 7: Tra commenti non richiesti (di Capello) e storie Instagram evitabili (della mamma) Nicolò si ritrova a dover fronteggiare una serata di pioggia, conferme e occhi puntati. Parte maluccio faticando a trovare la giusta posizione e inciampando su palloni che di solito ammaestra con facilità. Poi si stacca da Lainer e vola in cielo per trovare il secondo gol stagionale. L’esultanza da dita nelle orecchie ci sta: non ascoltare nessuno Nicolò. Vai per la tua strada, senza distrarti. Ma accettando le critiche. Nella ripresa tira il fiato. (32’st Antonucci ng: tanta corsa, poco controllo)

    Pastore 6,5: El Flaco si rimette sulla trequarti, ma sa di dover dividere il foglio in due parti e dare una mano pure in fase arretrata. La pressione tedesca è tanta, l’argentino mantiene i nervi saldi e regala numeri di altissima scuola confermando un processo di crescita che sembrava ormai arenato. Si prende nella ripresa pause di riflessione. Fonseca lo toglie per preservarlo. (18’st Perotti 6: altro argentino dai muscoli fragili. Non esagera, anche perché su quel manto d’acqua poteva essere pericoloso. Nel finale però regala un paio di strappi che fanno ben sperare) 

    Kluivert 6: Parte nervoso, a tratti nevrotico. Dopo 11 minuti entra durissimo e rischia il terzo giallo di fila (che arriva poi nella ripresa). Dopo 5 aveva avuto l’occasione per cancellare il doppio giallo di Genova, ma attende troppo e si fa rimontare. Si fa apprezzare, poi, per alcuni ripiegamenti difensivi provvidenziali. Nella ripresa si lascia anticipare da Sommer. Giusta verve, poco sangue freddo. (38’st Florenzi 5,5: si divora il 2-0. Visto come va a finire è decisamente grave)


    Dzeko 6: Sembra Bane de Il Cavaliere Oscuro. La maschera non lo rende impacciato, anzi gli regala un alone di mistero alla Darkaman in più. Dopo 5 minuti manda in porta Kluivert e si carica sulle stanche spalle il peso di una squadra annoiata nell’anima e nelle gambe. Alla mezz’ora si fa rimontare all’ultimo, poco dopo parte in leggero fuorigioco. Pioggia e maschera gli oscurano la vista al 43’ quando con un retropassaggio ravviva la manovra del Borussia. Nel finale rieccolo con un assist al bacio per Florenzi. 

    Fonseca 7: Con gli infortunati potrebbe mettere su un’altra squadra di tutto rispetto. Con gli arbitraggi subiti invece potrebbe aprirci un dossier. Niente scuse però, la Roma deve tornare a giocare. E a tratti lo fa stasera riprendendo una boccata d’aria dopo giorni difficili. La notizia più bella arriva dal coraggio di una squadra che dovrebbe avere fisiologicamente la paura di farsi male. Sul gioco ci sono ancora grossi passi in avanti da fare, ma oggi conta questa garra. Senza Collum la qualificazione era quasi in tasca. Poche colpe oggi se non quella di dover chiudere prima le gare. 

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