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  • Roma, Olsen: 'Non vedo l'ora di affrontare il Porto'

    Roma, Olsen: 'Non vedo l'ora di affrontare il Porto'

    Una sfida fondamentale in vista del quarto posto. Contro l’Atalanta a Bergamo la Roma affronta un match molto importante nella ricorsa alla Champions. L’obiettivo è dare continuità ai risultati positivi delle ultime prestazioni.

    In vista del match dell’Atleti Azzurri d’Italia, Robin Olsen è intervenuto ai microfoni di Roma Tv.

    Robin, chi dei tuoi compagni è Batman?

    Non lo so, noi siamo noi stessi, ma non saprei dire chi è Batman!

    Tu e Under ho visto siete ormai molto amici. Ma come fate a comunicare?

    In effetti è complicato, lui non parla bene inglese, io non parlo turco e nessuno dei due parla bene italiano. Troviamo comunque un modo per comunicare!

    Come ti trovi a Roma?

    Mi trovo molto bene. Abbiamo trovato la scuola per i bambini, mi sento a casa. Ovvio mi mancano i miei amici in Svezia, ma qui con la mia famiglia ci troviamo molto bene. Quando tutto funziona sia io che la mia famiglia siamo felici.

    Qual è stata la tua reazione quando hai saputo che ti stava cercando la Roma?

    Ero al Mondiale con i miei compagni. La Roma per la mia carriera sarebbe stato un passo in avanti. Ci pensavo prima di andare a dormire, non è semplice restare concentrati in quei casi. Ero molto felice dell’interessamento della Roma.

    Come ti aspettavi l’arrivo a Roma?

    Sapevo che ci sarebbero stati molti tifosi ad accogliermi in aeroporto, è stata una bella sensazione. Ho capito  realmente quanto qui tutto sia così grande solo una vota arrivato.

    Quale è stata la sfida più grande da quando sei a Roma?

    Sicuramente la cosa più difficile è l’italiano, vado a lezione due volte a settimana. Capisco sempre di più ma è difficile parlare.

    Comunicate in inglese con i tuoi compagni?

    Sì, molti parlano inglese quindi è più facile comunicare con loro ma cerco comunque di parlare con tutti.

    La miglior parata della tua carriera?

    Non saprei. Ce ne sono diverse di cui vado fiero, ma non saprei sceglierne una. Quello che conta è aiutare la squadra.

    Sensazioni in vista del Porto

    Positive. Era importante superare il girone, ora ci concentreremo sul Porto. Giocare in Champions è sempre speciale, non vedo l’ora.

    Ti prepari in maniera diversa per un grande match?

    No la preparazione è sempre la stessa a prescindere dall’avversario.

    L’aspetto mentale quanto conta nel tuo modo di giocare?

    Si è fondamentale per qualsiasi giocatore. Io ho avuto un infortunio prima del Mondiale e quindi ho lavorato molto sull’aspetto mentale, aiuta sia se vinci che se perdi. Dopo una vittoria penso sempre alla prossima partita.

    Quale portiere ti ha ispirato?

    Peter Schmeichel, era il mio idolo da bambino.

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