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    Roma, ora è Svilar il portiere titolare. Come cambiano i piani sul mercato

    Roma, ora è Svilar il portiere titolare. Come cambiano i piani sul mercato

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    Valorizzare, ma non necessariamente per rivendere. Mile Svilar si è preso le chiavi della porta della Roma e ieri ha dato una bella mandata conquistando gli ottavi di Europa League da protagonista: due rigori parati nella lotteria contro il Feyenoord, e la sensazione che con quella partita dovrebbe aver chiuso il discorso dell’alternanza con Rui Patricio una volta per tutte. A confermarlo già dopo la vittoria sul Frosinone proprio De Rossi: “Merita fiducia, è un patrimonio di questo club. E gliela darò anche se se dovesse sbagliare”. Il belga, naturalizzato serbo, con i gialloblù è apparso reattivo nelle uscite e coraggioso coi piedi. Due doti che si sposano bene col nuovo ciclo di De Rossi. E che si aggiungono alle due parate decisive tra i pali su Soulé e Kaio Jorge. Ma anche nella gara d'andata col Feyenoord Svilar aveva dato segnali incoraggianti, per poi diventare decisivo nel ritorno; e già Mourinho nelle ultime settimane di gestione lo aveva preferito a Rui Patricio.


    LA DECISIONE -  A 24 anni d’altronde l’ex Benfica dovrà prendere una strada a fine stagione visto che non è disposto per un altro anno a fare da comprimario in panchina dopo averlo fatto anche in Portogallo. Sente che è il suo momento e non vuole più aspettare.  Il contratto scade nel 2027 quindi una plusvalenza (essendo arrivato a zero) è scontata.  E anche la Roma. Bisognerà decidere se investire su di lui o se cederlo ottenendo una plusvalenza e puntando su altri portieri.

    LE ALTERNATIVE - Molto sta allo stesso Svilar che sarà chiamato da qui a fine stagione a confermare i progressi visti in queste ultime settimane. Qualora dovesse riuscirci la Roma (al momento ancora senza direttore sportivo) potrebbe ridursi a prendere un secondo all’altezza che potrebbe essere uno tra Falcone del Lecce e Montipò del Verona. Altrimenti il mirino verrebbe spostato su Meret che il Napoli potrebbe liberare, anche col rinnovo, per far spazio a Caprile.

    LA CRESCITA - Responsabilità doppia quindi per Svilar che è arrivato a parametro zero (ma con percentuale sulla rivendita) nell’estate del 2022 con Tiago Pinto che lo aveva conosciuto a Lisbona e con il placet di Mourinho che gli aveva fatto i complimenti pubblici dopo un Manchester United-Benfica. In questi 18 mesi però il portiere nato ad Anversa ha trovato la strada in salita e l’anno scorso aveva mostrato indecisioni importanti. In silenzio si è messo al lavoro e ora ha sfruttato le occasioni giuste. 


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