Romagnoli, avanti per il rinnovo: tra la volontà del Milan e la risposta dell'Uefa
CONTATTI CONTINUI - Virtualmente archiviato quello di Cutrone, la dirigenza milanista continua a lavorare su quello di Alessio Romagnoli: il centrale azzurro, fermo ai box per un problema muscolare, fa parte del nucleo di giocatori che hanno mostrato più miglioramenti dall'inizio della stagione e, inevitabilmente, anche di quelli che hanno attirato il maggior numero di interessamenti. "È un giocatore che vorremmo stesse con noi per tanto tempo, già stiamo parlando con il suo agente e penso non ci sarà alcun problema" aveva confermato Mirabelli circa un mese fa, e i contatti proseguono costantemente per arrivare a un accordo: l'intenzione è quella di prolungare il contratto portando la scadenza dall'attuale 2020 a 2021/2022, con un adeguamento del contratto fino a 3-3,5 milioni di euro netti a stagione, senza che sia previsto l'inserimento di una clausola rescissoria.
FAIR PLAY, COSA CAMBIA - Avanti per il rinnovo di Romagnoli dunque, queste le intenzioni del Milan, che però prima di poter mettere nero su bianco tutto attende anche novità da parte dell'Uefa in merito al settlement agreement per le violazioni pregresse sul Fair Play Finanziario: Fassone ha parlato di probabili sanzioni, da capire se queste possano essere di lieve entità o meno. Cosa può cambiare in ottica rinnovi e, soprattutto, per il caso specifico di Romagnoli? Quanto più quali siano gli effettivi margini dell'operazione da un punto di vista economico. Il Milan, però, ha già fatto la sua scelta sul centrale classe '95: Romagnoli deve essere colonna del nuovo corso rossonero, avanti tutta per il rinnovo.
@Albri_Fede90
