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  • Romamania: il miglior Spinazzola della stagione, ha sbattuto in faccia la verità a chi non gli ha creduto

    Romamania: il miglior Spinazzola della stagione, ha sbattuto in faccia la verità a chi non gli ha creduto

    • Paolo Franci
    Nelle sliding doors del campionato e alla luce del pasticciaccio brutto Politano-Spinazzola, a volte succede ciò che, alla fine, è assai prevedibile che accada. Nell'accalorato dibattito pre-Marassi, nel folto schieramento dei giornalisti e dei tifosi s'erano delineate due correnti di pensiero nette. C'era chi diceva che Spinazzola a Genova non avrebbe dovuto giocare perchè frastornato dal viaggio e senza allenamenti nelle gambe - come se un paio di allenamenti in meno potessero renderlo fiacco e molle, ho polemizzato a più riprese - e chi invece la vedeva come me. E cioè che quell'essere ripudiato in malo modo dall'Inter (esprimo tutta la mia solidarietà al ds Ausilio che non ha certo fatto la miglior figura) si sarebbe tramutato in un carburante formidabile per la testa. E dunque per nervi e muscoli. Ho sostenuto con vigore che, nei panni di Fonseca, la prima maglia da titolare l'avrei data a Spinazzola, perchè a volte la voglia di rivalsa, di sbattere in faccia la verità a chi non ha creduto in te è più forte di mille allenamenti. E, pensando a Marotta, logico che poi la legge di Murphy in certe situazioni finisca per fare il resto. Spinazzola premiato come uomo partita Sky e autore del (mezzo) gol del 2-1. Nient'altro. Il ragazzo, poi, davanti alle telecamere s'è tolto il sassolino, ma l'ha fatto con educazione e grande garbo. Confesso: in tutto questo non so se sarei riuscito a trattenermi come ha fatto lui. E alzi la mano chi non ha pensato a uno Spinazzola magari decisivo nello poco brillante trasferta interista di Lecce.

    Più in generale però, varrà la pena soffermarsi sulla comunicazione dei tempi moderni. Tutto è eccessivamente esposto. Tutto è offerto ai social un tanto al chilo e tutto brucia in fretta, troppo in fretta. E così, Politano sorridente con la sciarpa della Roma è diventato un clamoroso boomerang. Per lui. Per la Roma. Per la stessa Inter. Varrà forse la pena vederla in modo differente rispetto a come l'ha vista il ds romanista Petrachi e cioè, come ha detto lui: «mancano le firme, mancano i dettagli, può mancare qualche cosa, che si risolve quando ci si vede tutti insieme. Però, l’operazione nella sostanza è chiusa». No, non lo è. Sennò Politano sarebbe a Roma e Spinazzola non avrebbe segnato quel mezzo gol, giocando la miglior partita della sua stagione. E la prossima volta, prima di aprire il sipario di uno show mediatico, sarà il caso di mettere nero su bianco sui contratti.

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