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  • Romano: chi è davvero l'agente di Icardi

    Romano: chi è davvero l'agente di Icardi

    "Avevo deciso con il mio procuratore". Così parlò Mauro Icardi, a proposito di quell'esultanza mancata due volte a San Siro, davanti al suo pubblico. E via all'uragano. Maurito pilotato dall'agente, manipolato da chi lo assiste, incatenato al denaro del rinnovo prima che felice di segnare per l'Inter. Ma in pochi sanno chi e cosa c'è davvero dietro - anzi, affianco - a Icardi. 

    ALLA SCOPERTA DELL'AGENTE - Abian Morano per Mauro è molto più di un agente qualsiasi. Quasi un fratello: Abian assiste solo lui, lo fa da anni, quando Icardi era un ragazzino con la cresta tinta di biondo al Vecindario e gli occhi del Barcellona puntati addosso. Morano si gode la crescita di Maurito al Barça, l'exploit col passaggio alla Sampdoria studiato da Riccardo Pecini e adesso il grande boom all'Inter. Sempre con lui, una vita con e per Icardi. In qualsiasi aspetto: che siano consigli quotidiani o sponsor procurati in continuazione, Morano è il braccio destro dell'argentino in tutto e per tutto. Insomma, non un agente come molti altri che gestisce più calciatori. In parole povere: il bene di Icardi in campo come anche nella felicità fuori è il pane quotidiano di Abian da anni. Tiene il conto dei suoi gol in modo maniacale, non si perde mai una partita in diretta, è in contatto con Maurito e suo papà Juan Carlos in continuazione. Uno di famiglia. 

    LA SCELTA DI NON ESULTARE - Detto ciò, Morano ha (naturalmente) sempre lasciato libero Icardi di gestire ogni aspetto della sua vita: le scelte di squadre dove trasferirsi, le dichiarazioni, i comportamenti. Mauro non è uno che si fa comandare, tutt'altro; eppure, quando ha da manifestare qualche problema o chiedere consigli, si appoggia su Morano. A cui ha fatto chiaramente presente da tempo la sua insoddisfazione per la questione del contratto. Il caso dei tifosi col Sassuolo è stata benzina sul fuoco, naturale; ma non il problema centrale dell'Icardi non esultante. Prima di tutto c'è quel solito discorso dell'ingaggio fermo a poco meno di 1 milione che non gli va giù, comprensibile visto che c'è chi come Vidic ne prende più del triplo. Problematiche messe sul tavolo dall'agente con Piero Ausilio. Che da parte sua sa che sarà un'estate di offerte importanti e tentazioni straniere, vedi Premier League

    QUESTIONE RINNOVO - Dall'Inter il messaggio è chiaro: vogliamo rinnovare, proviamoci. Da Morano, altrettanto: sì, ma alle nostre condizioni economiche e valorizzando quei soliti diritti d'immagine. E soprattutto in fretta. Punto fondamentale: Abian Morano non vive in Italia, si sposta appositamente quando necessario proprio per il suo assistito, ultimamente soprattutto per lavorare alle trattative per il contratto. Anche da qui i tempi lenti e le complicazioni, piccoli ostacoli a un grande problema ovvero il compenso da riconoscere a Maurito con la questione dei diritti d'immagine sul tavolo e i top club che lo scrutano attentissimi. Ad ogni gol, il rinnovo si fa un po' più in salita. E Icardi non ha intenzione di fermarsi, anzi. Ormai è chiaro a tutti perché non esulta, come aveva in mente di fare già al San Paolo contro il Napoli. Da Bergamo in poi farà semplicemente quel che si sentirà, plateale che sia o meno. Poi chi dovrà farsi sentire, lo farà. Anche Abian Morano. Lui sì che ai gol esulta sempre... 

    Fabrizio Romano
     


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